l'infortunio non compromette versamenti contributivi nè deve essere segnato nel tuo stato servizio come nota negativa (a meno di una tua diretta responsabilità nell'evento). Quindi su questo non preoccuparti.
Per i tempi di rientro ti consiglio di parlarne con fiasatra/terapista a cui sei/sarai in cura per riabilitazione. Ovviamente, e se non comporta rischi nel completo recupero del braccio, cercherei di rientrare nei 40gg.
che sfiga, oggi infortunio sul lavoro
Re: che sfiga, oggi infortunio sul lavoro
Scommetto che le assicurazioni per i permessi retribuiti sono state verbali. Il conteggio dei giorni di infortunio invece dipende, ritengo, da certificati medici scritti.
Come scritto precedentemente, occupati della tua salute, resta la cosa più importante e che non può essere compensata da nessuna somma. Sei settimane più i tempi dell'intervento più l'attesa della diagnosi sono già oltre i 40gg (solari, non lavorativi).
Se è possibile farlo senza rischi, valuta tu se accelerare.
Come scritto precedentemente, occupati della tua salute, resta la cosa più importante e che non può essere compensata da nessuna somma. Sei settimane più i tempi dell'intervento più l'attesa della diagnosi sono già oltre i 40gg (solari, non lavorativi).
Se è possibile farlo senza rischi, valuta tu se accelerare.
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
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Re: che sfiga, oggi infortunio sul lavoro
Beh certamente le assicurazioni non possono essere scritte, comunque gia 30 giorni di infortunio me li hanno già dati evengono a scadere il 7 di maggio, mentre la riabilitazione partira dal 11 almeno, quindi se tutto procede bene finirei al 7 di Giugno .
Quindi dal 11 di Maggio al 7 di giugno sarebbero permessi retribuiti, e qui c'è un altro punto importante.
L'INAIL paga il 75% della paga oraria base fino al 60° giorno, poi il 90%, mentre con i permessi prenderei la media turni senza perdere le indennità fisse di reparto, il che significa quasi il doppio.
A questo punto entra in gioco la fiducia nel senso che mi debbo fidare delle rassicurazioni, male che vada vado in malattia con le relative fasce orarie.
Quindi dal 11 di Maggio al 7 di giugno sarebbero permessi retribuiti, e qui c'è un altro punto importante.
L'INAIL paga il 75% della paga oraria base fino al 60° giorno, poi il 90%, mentre con i permessi prenderei la media turni senza perdere le indennità fisse di reparto, il che significa quasi il doppio.
A questo punto entra in gioco la fiducia nel senso che mi debbo fidare delle rassicurazioni, male che vada vado in malattia con le relative fasce orarie.
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Re: che sfiga, oggi infortunio sul lavoro
Mi pare che ci sia qualcosa da chiarire: i rimborsi INAIL sono solo figurativi nei tuoi confronti, una volta chiusa la pratica e se non risultano invalidità permanenti tu non ricevi nulla in meno della paga ordinaria.
Se invece rimangono delle invalidità permanenti, queste vengono definite da una scala a punti che oltre doverne tener conto dal medico competente del tuo posto di lavoro per eventuali esoneri o attrezzi particolari che dovrai essere fornito per le normali mansioni (tutori, trasferimenti a lavori meno affaticanti, ecc), darà anche un valore economico al tuo danno che verrà liquidato direttamente dall'INAIL.
Insomma, perdi indennità turno ed eventuali altre dovute per l'attività che svolgi, ma non ci rimetti altri soldi. Semmai sarà il tuo datore di lavoro che deve integrare la differenza fra quanto rimborsato dall'INAIL alla tua paga base. Sempre che parliamo di contratti standard a tempo indeterminato, perchè ovviamente con altre forme di contratto ciò può non essere corretto.
Ripeto quanto ho già detto prima: prima di accettare il ritorno al lavoro parlane con con l'ortopedico o fisiatra che ti ha in cura, poi valuta. Non prima
Se invece rimangono delle invalidità permanenti, queste vengono definite da una scala a punti che oltre doverne tener conto dal medico competente del tuo posto di lavoro per eventuali esoneri o attrezzi particolari che dovrai essere fornito per le normali mansioni (tutori, trasferimenti a lavori meno affaticanti, ecc), darà anche un valore economico al tuo danno che verrà liquidato direttamente dall'INAIL.
Insomma, perdi indennità turno ed eventuali altre dovute per l'attività che svolgi, ma non ci rimetti altri soldi. Semmai sarà il tuo datore di lavoro che deve integrare la differenza fra quanto rimborsato dall'INAIL alla tua paga base. Sempre che parliamo di contratti standard a tempo indeterminato, perchè ovviamente con altre forme di contratto ciò può non essere corretto.
Ripeto quanto ho già detto prima: prima di accettare il ritorno al lavoro parlane con con l'ortopedico o fisiatra che ti ha in cura, poi valuta. Non prima
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Re: che sfiga, oggi infortunio sul lavoro
Dopo 4 settimane dall'intervento e 2 mesi dall'infortunio da ieri finalmente posso iniziare a guidare l'auto, e quindi ho finito di stressare la moglie.
Adesso spero che tra una o due settimane posso rimettrmi in sella dapprima con la kawa z400 perché ha una guida più rilassata e per niente caricata sui polsi, poi verrà il turno della SV.
NON VEDO L'ORA!
Adesso spero che tra una o due settimane posso rimettrmi in sella dapprima con la kawa z400 perché ha una guida più rilassata e per niente caricata sui polsi, poi verrà il turno della SV.
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