Perfetto. Allora, tanto per mettere qualche punto fermo, iniziamo col dire che le basi lubrificanti, di qualunque tipo (o gruppo API) esse siano, impiegate nella formulazione di lubrificanti per motori a scoppio e diesel non sono igroscopiche. O meglio, (così accontentiamo anche quelli che amano tenere in considerazione le cose insignificanti trascurando quelle fondamentali - non è il tuo caso, Pike

) lo sono talmente poco che, nella pratica, questa "caratteristica" è l'ultima di una lunghissima serie ad impensierire credo...nessun formulatore. Tanto per essere più diretti, l'igroscopicità sta alle basi lubrificanti come la verginità stava alla compianta Moana Pozzi

. E questo lo afferma la Chimica, non io.
Il Motul V300. Come già detto, questo lubrificante è un prodotto di eccellente qualità ed il fatto che abbia una formulazione a "doppio estere" non lo rende più debole (o più igroscopico) anzi, al contrario, questo è uno dei suoi punti di forza. Gli esteri impiegati, nel caso specifico una miscela di esteri "convenzionali" ed esteri "complessi", hanno una resistenza agli stress termo-ossidativi ed un indice di viscosità molto superiore rispetto alle altre basi. In aggiunta, hanno altre "features" che possono tornare utili in un motore. Essi, per loro natura, sono buoni agenti antiusura e ottimi modificatori di coefficiente d'attrito. Ovviamente hanno dei difetti; il primo è il costo elevato, il secondo è che non vanno d'accordo con alcuni tipi di guarnizioni di gomma perché queste si rigonfiano e si indeboliscono con tutte le conseguenze del caso. L'ultimo, ma non per questo trascurabile, è che in particolari condizioni, che nella fattispecie si verificano molto raramente, possono subire idrolisi acida che semplificando brutalmente il discorso, li "rompe". Difetti a parte, comunque facilmente controllabili con i dovuti accorgimenti, credo che sia abbastanza significativo il fatto che le formulazioni di lubrificanti a base di esteri, con le ovvie differenze legate principalmente ai pacchetti di additivi usati, siano impiegate praticamente da sempre, nei motori a turbina di aerei ed elicotteri, dove il problema di lubrificazione che ferma il motore non deve semplicemente esistere.
Ritornando a noi, il fatto che qualche utilizzatore del V300 abbia avuto problemi seri al motore e che qualche meccanico abbia liquidato semplicisticamente la cosa dicendo che "è successo perché l'olio è igroscopico", consentimi, Pike, non rappresenta nulla. Il fatto che poi questa voce, grazie al passaparola, sia rimbalzata più volte sui vari forum di discussione, ancora meno. Le cause di rottura di un motore o di parti di esso a volte sono molto complesse da determinare potendo dipendere da una miriade di variabili. Sapessi quante cause civili vengono perse da chi, "indirizzato" da meccanici a volte semplicioni, ritiene di aver subito danni per colpa dell'ultimo cambio olio e magari "dimentica" di non aver mai fatto manutenzione seriamente.
Ultima cosa, ma da non sottovalutare affatto (sempre in tema di rotture varie), i lubrificanti falsi. Ne circolano troppi, soprattutto in questi tempi di crisi.
My 2 cents.
Ciao
Gerardo
P.S. chiedo scusa se mi sono dilungato troppo nonostante abbia cercato di semplificare al massimo il discorso.
P.P.S. a scanso di equivoci, tengo a precisare che non ho alcun rapporto con Motul, ma come tutti, del resto, apprezzo le cose fatte bene.