Sotto questo nome altisonante si cela un pistino di 1.2 km moolto tortuoso, completato l'anno scorso quindi praticamente nuovo

Sveglia alle 6 di mattina, sveglia alla dolce metà non proprio vogliosissima e VIA:
Io in moto già intutato e lei dietro in macchina a raccogliermi nel caso facessi sfracelli

Per le 8:30 arrivo al circuito, un paio di macchine parcheggiate e nessuna moto

Trovo la reception e chiedo se si puo girare, l'addetto gentilissimo mi porge lo scotch per nastrare i fari e mi dice:
"ma certo, vai pure , la pista è tutta per tè"

Un po timoroso entro e inizio a girare come se fossi su strada, pian piano inizio a prendere confidenza e spingere di piu...
L'asfalto tiene a bestia , la moto sembra incollata a terra.Giro dopo giro alzo il ritmo e inizio a consumare le pedane

Questo mi porta a pensare 2 cose:
1)devo alzare le pedane, 2)Non mi muovo correttamente in sella per poter saponettare.
Ricordando la mitica guida di max inizio a ruotare il piede , sporgere il kulo ecc.
Ed ecco che le sgrattate arrivano, prima a dx poi a sx, le frenate si fanno via via piu tirate e il gas si apre sempre di piu in uscita, e il renne /70 magicamente si pulisce tutto

Purtroppo scopro presto che la tenuta fisica dei miei avambracci è molto inferiore alle mie aspettative: 2 giri tirati bastano ad indolenzirmi l'avambraccio sinistro e a intorpidirmi indice medio e pollice della mano destra, anche le gamnbe e le anche non se la passano meglio (non so piu un ragazzino)
Per fortuna continuo ad essere solo in pista e cio mi permette di rallentare e riposarmi un po senza dover uscire dal tracciato.
Ogni circa 10 giri devo comunque fermarmi a riposare un po, la dolce, come una perfetta ubrella girl mi porge bevande e complimenti a iosa
(meno male che capisce poco di guida di moto

La pista è molto stretta, un primo curvome a dx che affronto in 3° sui 100 km orari e una doppia a sx sugli 80 sono i tratti piu veloci.Faccio quasi tutto il giro in 2° mettendo la 3° solo sul rettilineo di partenza e in uscita dalla doppia a sx.
Piano piano inizio a capire un po le traiettorie seguendo la parte gommata della pista e inizio a raccordare le curve prendendo un andatura piu fluida invece di guidare a scatti.
alle 12 decido di lasciare pur avendo ancora mezz'ora, non ho piu forza nelle braccia per spingere sui semi e so che mi aspettano piu di 100 km per tornare a casa.
Mia moglie tira un sospiro di sollievo e , dolorante come un politraumatizato ma felice come una pasqua mi avvio verso casa, il tempo di pranzare e via al lavoro.
Ora mi sento tutto il corpo che fà male, e penso che domattina starò peggio

Considerazioni finali:
1)Su strada avrei rischiato 10 volte di piu a metà velocità e mi sarei divertito meno
2)Ho inparato piu oggi sulla mia moto e su quello che devo cambiare nella mia guida che in 2 anni su strada
3)Le rennsport tengono da dio

4)Esperienza da ripetere assolutamente, se possibile già lunedi prossimo, voglio farmi un po di "ossa" e muscoli prima di lanciarmi su piste piu veloci.
Ecco il link del sito del circuito dove ci sono anche le foto del tracciato:http://www.circuitointernazionaledabruzzo.com/
E ora un po di foto fatte dalla mia dolce metà




Dopo oggi penso che in strada andro ancora piu piano, consapevole che i limiti miei e della moto si possono raggiungere davvero solo in pista
