Qualche veloce impressione dopo una giornata di visita ad EICMA.
Premessa: il mio ideale di moto è una naked di media cilindrata, di peso contenuto sotto i 200Kg in ordine di marcia, dal design se possibile leggermente retrò, ma con tutte le modernità che la tecnologia ci ha portato negli ultimi anni, e in quest’ottica mi sono fatto una panoramica ad EICMA.
Di base devo fare una constatazione: a parte poche, pochissime, eccezioni, le naked di media cilindrata (diciamo dai 500cc ai 750cc) sono considerate l’entry level del motociclismo per adulti, quindi le dotazioni di questi modelli in termini di sospensioni, freni, elettronica, sono davvero basiche, per non dire spartane.
Sulla carta i vari modelli di Yamaha (Mt-07/XSR700), Suzuki (SV650 normale ed X) e Kawasaki (Z650) sono molto simili, mentre Honda è già leggermente migliore (per quanto riguarda la CB650R, mentre la CB500F è ai livelli di Yamaha e Kawasaki).
Fanno eccezione la GSX-S 750 di Suzuki, il Monster 821 di Ducati, la Street Triple R di Triumph e la futura Tuono 660 di Aprilia.
Mi perdonerete se le KTM non mi sono nemmeno soffermato a guardarle, perché a fronte di un pacchetto tecnico che riconosco validissimo nel settore di mio interesse, le trovo davvero inguardabili, con quel frontale che mi ricorda una gigantesca mantide religiosa vista troppo da vicino…
Detto questo, per trovare qualcosa su cui non mi verrebbe la tentazione di mettere le mani dopo un anno o due che ci giro sopra (come è accaduto con la SV) ma che terrei così com'è, bisogna rivolgersi a cilindrate superiori, diciamo intorno ai 900cc.
In questa fascia si comincia a trovare un set di sospensioni regolabili in qualcosa di più del solo precarico (ed a volte neppure quello), un impianto frenante come si deve (pinze a 4 pistoni radiali), un motore brioso, mappature elettroniche diversificate per agevolare la guida nelle diverse condizioni climatiche/atmosferiche.
A livello di comodità di seduta sono rimasto enormemente impressionato dal Monster 821 e dalla Street Triple R, così come dalla più grande XSR-900: tutte caratterizzate da una seduta leggermente protesa in avanti, ma non eccessiva, e con una posizione raccolta ma mai contratta delle gambe (io però sono alto 174cm, e per me la seduta della SV650 è perfetta di fabbrica, magari i più alti dissentiranno dalle mie impressioni).
Di contro, la Kawasaki Z900RS (che a livello di estetica mi piace molto) mi dà l’impressione di sedermi in una tinozza, tanto è larga.
Accennavo all’Aprilia Tuono 660, una delle moto più ammirate del salone, insieme alle Ducati V4.
Sull'estetica si potrà anche discutere, ma sulla carta si presenta come un pacchetto veramente completo ed invitante.
Una media cilindrata con un ragguardevole numero di cavalli, montati su un peso che è al limite inferiore della categoria (credo solo KTM faccia qualcosa di comparabile in termini di peso), e con una dotazione di serie a cui non c'è davvero nulla da aggiungere: sospensioni interamente regolabili, impianto frenante più che serio con il plus dei tubi in treccia di fabbrica, elettronica da categoria superiore.
Mi piacerebbe provarla su strada: se mantiene ciò che promette dev'essere una gran bella moto da guidare.
Infine due parole sulle Honda CB 1100 RS ed EX.
Dal punto di vista del design nulla da dire, sposano in pieno i miei gusti di moto dallo stile retrò, ma dal punto di vista della meccanica queste non sono moto retrò, sono moto vecchie di 40 anni!
Onestamente non capisco il senso di fare un motore 1100 che beve come un 1100 e va come o forse meno di un 600 del giorno d'oggi, per di più su 250 Kg di moto.
Le due Honda le metto allo stesso livello della Kawasaki W800: una moto vecchia (per di più con un impianto frenante che giudicherei sottodimensionato anche sulla SV); però riconosco a Kawasaki il pregio di aver diversificato il suo reparto "classic": accanto alla W800 producono la Z900 RS, che sotto l'abito vintage cela un pacchetto moderno più che adeguato alla moto che è.
Ah, quasi dimenticavo: la nuova Suzuki Katana è sicuramente molto più interessante dal vivo che non in fotografia.

Moto meccanicamente in ordine, come appena tagliandata.
Come negli scacchi pensare avanti, almeno cinque mosse.
E abbigliamento protettivo completo, sempre!