MariniDixit, fonte
https://it.motorsport.com/motogp/news/m ... /10573260/
Luca Marini ha scritto:“La direzione è quella giusta, bisogna solo lavorare tanto”
“La simulazione gara è stata difficile, abbiamo faticato un po’. Oggi abbiamo provato molte cose arrivando alla simulazione con un pacchetto che non è ancora pronto. Anche in termini di setting, bisogna dire. Ora ci lavoriamo con il mio capo tecnico, siamo sulla giusta direzione, ma ci serve più tempo. Mi aspettavo di più dalla simulazione di gara, pensavo di faticare di meno. Con gomme nuove non è così male, anche se guardiamo i tempi di Joan sono buoni. Si deve rischiare e spingere tanto, ma la moto funziona. Invece con gomme usate la moto è difficile da guidare. Il posteriore crolla e la guida cambia un po’, quindi è dura continuare a spingere con tempi buoni. Ma miglioreremo, abbiamo solo bisogno di tempo”.
“Anche ieri ero a un secondo dal primo. Vediamo domani come finisco, proveremo il time attack durante la mattina e vedremo il potenziale della moto quando devi fare la qualifica. Penso che sia abbastanza buono, invece sulla distanza di gara dobbiamo lavorare. Sicuramente la simulazione di gara mi ha dato tante informazioni in più da trasmettere agli ingegneri, che sicuramente hanno capito. Ora lavoreranno per portare aggiornamenti nel più breve tempo possibile. Ma ovviamente ci vuole tempo perché abbiamo iniziato con la moto nuova ieri”.
“Quello che abbiamo non è male, secondo me abbiamo già fatto un bel passo in avanti rispetto a come eravamo messi a Valencia. Però, ovviamente, ancora ci sono delle cose da cambiare, una direzione da prendere per arrivare più velocemente possibile per far lavorare le gomme nel miglior modo possibile. Perché alla fine quello che stanno facendo gli altri è questo, far lavorare nel modo giusto in ogni fase della guida. Sinceramente mi piacerebbe più lottare per vincere, ma ora abbiamo il sogno e il desiderio di arrivarci. Ci proviamo, ma non sarà facile perché tutte le case costruttrici ci hanno impiegato un sacco di anni per arrivare a vincere una gara”.
“Quando sei in difficoltà (le soluzioni) non sono mai troppe. È che ogni run lo fai con una moto diversa e dici ‘ questo sì, questo no, questa è la direzione giusta, teniamolo’. Ma è normale e giusto che sia così. Non ci si confonde, sono sempre molto consapevole di quello che stiamo provando, riesco a sentire le sensazioni che mi dà la moto. Secondo me la direzione è chiara per tutti, solo che ci vorrà tempo per raggiungere il punto di perfezione della moto a cui vogliamo arrivare. In realtà si tratta di come lavorano le gomme”
E' una delle prime volte che parla da pilota ufficiale. Qualcuno che pensa a come far diventare la moto, più che a come usarla.
E magari sono io scemo, ma trovo in queste parole un atteggiamento molto calmo, operoso, consapevole.
Sa che sta lavorando, sa che bisogna avere passo più che fare lo sprint. E per avere passo bisogna avere idee chiare, ma non fretta.
Per primo ho sostenuto che senza l'appoggio del fratello (e della struttura) non sarebbe al mondiale, ne resto convinto. Ma non hai mai trasmesso l'impressione di essere uno in sella esclusivamente perchè paga.
Ma la considerazione più importante, per me, è questa
Perché alla fine quello che stanno facendo gli altri è questo, far lavorare (le gomme) nel modo giusto in ogni fase della guida.
ovvio, ma non scontato.