La versione di Dovi.
https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/09 ... 2169.shtml
Per mesi la Ducati prendeva tempo sul rinnovo, dicendo di doverla valutare. Offensivo?
"Offensivo non so. Diciamo che non c’è stato un comportamento trasparente, a differenza di Petrucci, a cui prima della stagione è stato detto che non ci sarebbe stato posto. Ma poi Gigi (Dall’Igna, Direttore generale Corse; n.d.r.) ha dichiarato che in quel famoso meeting fatto a metà 2019 tra il Sachsenring e l’Austria, aveva capito che era finita".
Al sito GPOne, Dall’Igna ha detto in realtà di aver capito che nessuno dei due avrebbe voluto continuare. È vero?
"No. Quello doveva essere un meeting tecnico. C’erano idee diverse, c’era attrito e volevamo un incontro con tutti gli ingegneri. È iniziato come meeting tecnico, ma è diventato un confronto tra noi due e, non so come descriverlo, Gigi si è sentito...colpito, attaccato. Per me lui lì ha chiuso le porte, ma le ha chiuse stando zitto. E quel che dice è la conferma. Però nel 2020 sono state fatte dichiarazioni sulla mia motivazione. Ora sappiamo che non era la verità. Non è stato trasparente. Perché la situazione in Ducati nel 2020 era quella del 2019, del 2018...".
Aveva capito che non la volevano più?
"No, anche se nel 2020 non c’è mai stata una vera proposta. Si diceva che Dovizioso chiedeva questo o Ducati poteva dare questo... tutte balle. Non abbiamo mai negoziato, soprattutto non è mai arrivata un’offerta. E, quindi, non ne abbiamo mai rifiutato una bassa. È la conferma che nella riunione del 2019 per Gigi è finita".
Lavorare per la Ducati è...?
"Ho sempre detto e riconosciuto la qualità e bravura della maggior parte degli ingegneri del reparto corse. È pazzesco quanto sono svegli, intelligenti, italiani. C’è lo “sbuzzo”, il cercare di inventarsi qualcosa, e Gigi per me è molto, molto bravo a spremere e tirare fuori tanto da loro. È un lato positivo enorme. Ma ho sempre faticato tanto, pur instaurando rapporti ottimi con certi ingegneri, a convincere e indirizzare lo sviluppo nella mia direzione".
Ma quando nel 2017 è arrivato Lorenzo, hanno iniziato a crederle di più.
"Non è proprio così, per andar d’accordo con Gigi non devi metterti contro. Invece, sostenendo io certe idee, siamo andati in contrasto. Altre Case hanno fatto conferenze chiedendo scusa ai piloti (Yamaha in Austria ‘18; n.d.r.), noi mai. Il pilota in Ducati ha sempre più pressione. “Si può fare di più, si può fare di più”, ed è vero. E indipendente che tu sia secondo nel Mondiale o la prima o terza Ducati, viene trasmesso questo. Finché vai bene ok, ma appena fai male...boom, disastro. Una gara, due, un anno, due, fatichi a essere rilassato".
Sono le opinioni di un ex pilota, non è tutta l'intervista. Ovviamente ci sono due lati della moneta...
https://www.gpone.com/it/podcast/gpone- ... rc-marquez
Però è interessante questo, secondo me. Ducati ha sempre creduto talmente tanto nei suoi piloti che:
- Nonostante l'immenso lavoro fatto da Capirossi, è rimasto a piedi per altri
- Con Stoner, ha cercato Lorenzo.
- Ha preso Melandri e Rossi, combinando poco con entrambi
- Con Dovizioso, ha cercato, preso e strapagato Lorenzo
- Con Dovizioso e dopo aver perso Lorenzo, sapendo comunque di non poterselo permettere ha cercato Marquez.
Boh. Ducati non è mai stata una moto
vincente in senso assoluto. Ha fatto un mondiale con Stoner, in grado di interpretarla bene, ha fatto questo mondiale costruttori, grazie all'assenza di HRC e all'incostanza dei competitor. Quindi, visto che soldi a parte non è nemmeno questo enorme team e questa ipercompetitività: perchè deve fare una donna che se la tira tanto, per poi sbracare e smutandarsi con uno che sembra più figo?