Ho realizzato un sistema di leve di secondo genere per applicare una forza nota che moltiplicata per il rapporto dei bracci, va ad agire sul monoammortizzatore.
Misuro la variazione di lunghezza del monoammortizzatore, e in base alla forza applicata calcolo il k della molla.
Non parto da una forza zero, ma applico una forza di partenza per vincere il precarico.
Nella struttura della leva ci sono alcuni errori di concetto che non permettono una misura lineare, andrebbe compensata la forza considerato il seno dell'angolo della leva, ma visti gli angoli in gioco l'errore è trascurabile se la misura viene fatta col braccio nell'intorno dell'orrizontale.
Inoltre
inoltre un altro errore viene introdotto dal fatto che la molla è ancora nel mono, quindi gli attriti dell'ammortizzatore falsano la misura.
Ecco il punto:
Suppongo che la parte idraulica introduca un resistenza allo scorrimento, resistenza che penso riduca la corsa dell'intero mono, dando una misura inferiore a quanto dovrebbe essere la sola molla libera, quindi un k maggiore
Ma già così calcolo un k inferiore a quanto mi aspetto, nell'intorno dei 70-75N/mm col mono stock, e nell'intorno dei 80-85N/mm col mono Kawasaki ZX6RR. Valori più bassi di quanto gira sulla vecchissima tabella comparativa, e nettamete più bassi di quanto darebbe YSS per il mono compatibile con la SV650S del 99-02 ( purtroppo non c'è a catalogo un mono dedicato alla N )
Il Br (braccio resistente ) della leva di secondo genere se non sbaglio è la lunghezza fra fulcro e punto in cui viene applicata la Forza Resistente ( monoammortizzatore ).
Il Bp ( braccio di potenza ) è la lunghezza dal fulcro a dove viene applicata la forza ( le masse note che applico ).
Ergo sul mono viene applicata la forza nota moltiplicata il rapporto fra i due bracci ( Bp/Br ).
Per comodità Br misura 10cm. Bp 100cm, quindi il rapporto è 10.
Quindi la forza di una una massa di 2,2 Kg applicata al braccio lungo 100cm corrisponde alla forza di una massa di 22 Kg applicata al braccio da 10cm.
O devo tornare a sQuola?
