Regolatore di tensione, un'altra "mia" soluzione
Inviato: mer mar 15, 2017 1:24 am
Innanzitutto grazie a DobleJack per aver nel suo post-guida dato le informazioni preziose per capire che esistono altri regolatori, meno delicati di quelli a SCR di serie, ovvero quelli a MosFet.
I "classici" regolatori recuperati da altre moto, sempre gli stessi, ormai sono diventati cari sul mercato dell'usato, quindi ho cercato in giro e mi sono imbattuto in quello del TDM 900 anno 2002/2010.
Si tratta del FH001 della Shindengen, accreditato di 35 Ampere, più che sufficenti, e di 200 Volt di tensione sopportata, così siamo dalla parte del tranquillo anche per la tensione erogata dal generatore. Sappiamo che a 5000 giri il generatore produce minimo 70 V senza carico, ma io non ho mai provato al limitatore quanto genera.
Al solito mi sono imbattuto nel come fare i collegamenti , e ovviamente verrebbero fuori delle giunte. Per mè non è un problema, per altri si, ed inoltre l'FH001 è un poco più grande dell'originale, quindi anche volendo nella posizione di serie non ci sta.
Sotto alla pedana, o sotto al codone non mi piaceva per niente.
Ho trovato posto dal lato sinistro della moto, più o meno speculare rispetto alla posizione originale.
E grande gioia, ci sono anche due boccole filettate M6 utilissime per fissare la staffa.
Fra l'altro, i tre fili gialli ( generatore ) escono dalla parte sinistra del blocco motore, quindi ho aperto il fascio di fili che attraversa il telaio e grande botta di fortuna, anche il positivo e il negativo vengono da sinistra.
Per aprire il fascio di fili bastano un paio di forbici, il fascio è "fasciato" da un largo pezzo di nastro adesivo che si riesce con facilità estrema a togliere.
Si mette a nudo anche una giunta di fili nero-bianchi, tutti i negativi dell'impianto elettrico. E si scopre anche un faston che permette di scollegare i negativi dal filo nero della batteria.
Quel faston, o meglio, il filo che dalla giunta va al faston, va allungato, altrementi no arriva più a congiungersi al cavo della bateria.
Essendo un negativo, da pochissimi prolemi, quindi anche se non viene isolato alla perfezione ( neanche in fabbrica la giunta è stata fatta stagna !) non si fanno cortocircuiti!!!
Il fascio da aprire passa sotto allla cerniera del serbatoio, questa è l'unica scocciatura del lavoro perchè va tolto il serbatoio. Purtroppo di questo non ho fatto le foto, ma seguendo i fili del regolatore si trova benissimo dove è.
Per rifinire il lavoro ho semplicemente rifasciato con nastro isolante nero, abbondante nastro, i fasci di cavi, quello che rimane sotto al serbatoio e quelli del regolatore, una volta portati a sinistra.
Così facendo, i fili sono sufficenti per arrivare al regolatore, senza dover fare giunte che andrebbero fatte stagne.
Se si riescono a trovare i connettori compatibili col regolatore si riesce a fare un lavoro perfetto, altrementi come ho fatto io, con un giravite a lama sottile ho rimosso i faston dai due blocchetti originali, li ho protetti con un poco di termoretraibile e li ho innestati direttamente nelle lamelle del regolatore.
Il rischio è che con le vibrazioni si scolleghino, quindi abbondanti fascette per tenere saldamente i fili fermi col cablaggio che va alla coda.
Unica nota che forse nel disegno della staffa e nelle foto non è chiaro è che i due fori di fissaggio al telaio ( quelli neri nel disegno ) vanno svasati per permettere alle teste svasate delle viti di non sporgere siccome rimangono sotto al regolatore.
Non ho quotato i fori di fissaggio del regolatore ( quelli rossi ) perchè è facilissimo segnarli da soli, e perchè se si usa un regolatore diverso potrebbero non combaciare.
Altra precisazione: gli spessori indicati sono realizzati con semplice tubo di alluminio diametro esterno 10mm tagliati a mano e "più o meno" intestati a squadro con la lima. Niente di speciale.
ed ora le foto: Nell'ultima foto si vedono due fili "grossettini" bianco e grigio.
Quelli sono di un'altra modifica che un giorno forse esporrò, ma è una bella rottura di scatole realizzarla...
I "classici" regolatori recuperati da altre moto, sempre gli stessi, ormai sono diventati cari sul mercato dell'usato, quindi ho cercato in giro e mi sono imbattuto in quello del TDM 900 anno 2002/2010.
Si tratta del FH001 della Shindengen, accreditato di 35 Ampere, più che sufficenti, e di 200 Volt di tensione sopportata, così siamo dalla parte del tranquillo anche per la tensione erogata dal generatore. Sappiamo che a 5000 giri il generatore produce minimo 70 V senza carico, ma io non ho mai provato al limitatore quanto genera.
Al solito mi sono imbattuto nel come fare i collegamenti , e ovviamente verrebbero fuori delle giunte. Per mè non è un problema, per altri si, ed inoltre l'FH001 è un poco più grande dell'originale, quindi anche volendo nella posizione di serie non ci sta.
Sotto alla pedana, o sotto al codone non mi piaceva per niente.
Ho trovato posto dal lato sinistro della moto, più o meno speculare rispetto alla posizione originale.
E grande gioia, ci sono anche due boccole filettate M6 utilissime per fissare la staffa.
Fra l'altro, i tre fili gialli ( generatore ) escono dalla parte sinistra del blocco motore, quindi ho aperto il fascio di fili che attraversa il telaio e grande botta di fortuna, anche il positivo e il negativo vengono da sinistra.
Per aprire il fascio di fili bastano un paio di forbici, il fascio è "fasciato" da un largo pezzo di nastro adesivo che si riesce con facilità estrema a togliere.
Si mette a nudo anche una giunta di fili nero-bianchi, tutti i negativi dell'impianto elettrico. E si scopre anche un faston che permette di scollegare i negativi dal filo nero della batteria.
Quel faston, o meglio, il filo che dalla giunta va al faston, va allungato, altrementi no arriva più a congiungersi al cavo della bateria.
Essendo un negativo, da pochissimi prolemi, quindi anche se non viene isolato alla perfezione ( neanche in fabbrica la giunta è stata fatta stagna !) non si fanno cortocircuiti!!!
Il fascio da aprire passa sotto allla cerniera del serbatoio, questa è l'unica scocciatura del lavoro perchè va tolto il serbatoio. Purtroppo di questo non ho fatto le foto, ma seguendo i fili del regolatore si trova benissimo dove è.
Per rifinire il lavoro ho semplicemente rifasciato con nastro isolante nero, abbondante nastro, i fasci di cavi, quello che rimane sotto al serbatoio e quelli del regolatore, una volta portati a sinistra.
Così facendo, i fili sono sufficenti per arrivare al regolatore, senza dover fare giunte che andrebbero fatte stagne.
Se si riescono a trovare i connettori compatibili col regolatore si riesce a fare un lavoro perfetto, altrementi come ho fatto io, con un giravite a lama sottile ho rimosso i faston dai due blocchetti originali, li ho protetti con un poco di termoretraibile e li ho innestati direttamente nelle lamelle del regolatore.
Il rischio è che con le vibrazioni si scolleghino, quindi abbondanti fascette per tenere saldamente i fili fermi col cablaggio che va alla coda.
Unica nota che forse nel disegno della staffa e nelle foto non è chiaro è che i due fori di fissaggio al telaio ( quelli neri nel disegno ) vanno svasati per permettere alle teste svasate delle viti di non sporgere siccome rimangono sotto al regolatore.
Non ho quotato i fori di fissaggio del regolatore ( quelli rossi ) perchè è facilissimo segnarli da soli, e perchè se si usa un regolatore diverso potrebbero non combaciare.
Altra precisazione: gli spessori indicati sono realizzati con semplice tubo di alluminio diametro esterno 10mm tagliati a mano e "più o meno" intestati a squadro con la lima. Niente di speciale.
ed ora le foto: Nell'ultima foto si vedono due fili "grossettini" bianco e grigio.
Quelli sono di un'altra modifica che un giorno forse esporrò, ma è una bella rottura di scatole realizzarla...