www.sv-italia.it

sniper765 ha scritto: ↑

ven nov 27, 2020 1:49 pm

Non l'ho definito. Diciamo che fino ai 500 ci starei dentro, ma ne deve valere davvero la pena.

Sony sembra l'unica che faccia telefoni interessanti in formato compatto.

sniper765 ha scritto: ↑

ven nov 27, 2020 9:56 pm

bene bene... che casco hai preso?

Suomy Speedstar Glow.



Per quanto riguarda l'officina casalinga, il trapano a colonna ce l'ho, il bancone (ino) da lavoro me lo sono costruito, elettroutensili ne ho una discreta dotazione (tra seghetto, flessibile, fresetta a tuffo, levigatrice, Dremel etc. non ho più posto).
La saldatrice onestamente non ne ho (ancora) mai sentito la necessità: ho sempre lavorato principalmente sulle mie pistole da gara, senza disdegnare lavori di riparazione domestica.

pike ha scritto: ↑

ven nov 27, 2020 9:58 pm

sniper765 ha scritto: ↑

ven nov 27, 2020 1:49 pm

Non l'ho definito. Diciamo che fino ai 500 ci starei dentro, ma ne deve valere davvero la pena.

Sony sembra l'unica che faccia telefoni interessanti in formato compatto.

la serie compact è stata abbandonata ormai,
l'unico sony discreto nei 500€ è il 10 II, che fa quasi 16cm in lunghezza... alla faccia del compatto.

sembra che a metà del prossimo anno potrebbe tornare un vero compatto tipo iphone 12 mini, quindi sui 5,5"... chissà

A parte il "toblerone" con schermo 21:9 (che comunque è più stretto di altri) comunque è una di quelle con larghezza e altezza più sotto controllo. Non sempre con cornici piccole.

Arrivato.

Adesso devo solo mettergli un certo adesivo.

peeeeeeeròòòòòòòòò
niente male davvero.
e con l'adesivo il pilota guadagna minimo 10 punti per la skill "ginocchio a terra"

Allora metto adesivo e maglietta del forum, così salto direttamente in Supersport.

Seriamente, questa sera scrivo due righe di impressione a secco (la prova è rimandata alla prossima primavera, qui nevica), anche perché ho una domanda che mi gira in testa da quando l'ho comprato.

Eh ho saputo che dalle vostre parti già nevica...

Stendiamo un velo pietoso sulla neve e sulla Lombardia ... Questa sera per fare i soliti 60 km dall'ufficio a casa mi ci sono volute 5 ore, tra neve, incidenti, code, autostrade e statali chiuse a tradimento (ovvero con comunicazioni sbagliate) ed imbecilli in giro ...

Allora, le mie impressioni a secco ...
Il confronto è con il mio attuale casco, un AGV K3-SV, il quale è ovviamente più pesante (calotta polimerica contro calotta in tricarboco - mix fibra e carbonio).
Lo Speedstar offre una visibilità decisamente migliore: soprattutto sul piano verticale l'apertura è decisamente più ampia e, cosa molto gradita visto che col K3 avevo avuto seri problemi, l'inserto pinlock non interferisce assolutamente col campo visivo, rimanendo posizionato molto in alto (fin quasi al bordo superiore della visiera); sul piano orizzontale direi che il campo visivo è molto prossimo a quello che posso avere senza casco in testa.
Gli interni sembrano davvero di buona qualità e la sfoderabilità per il lavaggio è davvero molto semplice: guanciali e calotta sono tenuti in posizione da pochi bottoni automatici ben posizionati.
Il visierino parasole scende molto in profondità, fin quasi a toccare il naso, ma non è mai fastidioso ed il suo azionamento è molto semplice, con una comoda slitta all'incirca sotto l'orecchio sinistro: unico neo di questo sistema (almeno per me) è che impedisce il montaggio di un eventuale centralina interfono in posizione arretrata, obbligando a montarla in posizione più avanzata, circa sotto la guancia.
Ho provato ad indossare un paio di occhiali da vista dentro il casco e, con mia sorpresa nonostante gli occhiali avessero stanghette piuttosto grosse ed il casco calzi decisamente aderente (al limite del fastidioso sulle guance), si indossano con facilità senza che le stanghette vengano schiacciate contro le tempie.
Il meccanismo di sgancio della visiera è semplice ed ha il pregio di permettere la registrazione in modo da compensare una eventuale usura che porti la visiera a restare distante dalla guarnizione di chiusura.
Per il resto rimando ad una prova dinamica la prossima primavera: sono molto curioso di valutarne la silenziosità, dal momento che il mio attuale K3 non è propriamente il massimo in questo campo.

La domanda che mi pongo da quando l'ho ordinato è, diciamo così, filosofica: perchè si ritiene (quasi universalmente) la chiusura a doppio anello più sicura di quella micrometrica, se entrambe sono certificate ECE 22-05, quindi testate a strappo per la ritenzione?

skywalker67 ha scritto:Stendiamo un velo pietoso sulla neve e sulla Lombardia ... Questa sera per fare i soliti 60 km dall'ufficio a casa mi ci sono volute 5 ore, tra neve, incidenti, code, autostrade e statali chiuse a tradimento (ovvero con comunicazioni sbagliate) ed imbecilli in giro ...

E che ca...volo...
Assurdo...
Immagino sia in parte "colpa" della situazione covid. O c'è tutti gli anni questa scarsa organizzazione?

Caschi suomy qua dalle mie parti non si trovano quasi più, li aveva (fino allo scorso anno almeno) solo un negozio di accessori moto "outlet".
Però se ti ci trovi bene a primo impatto, è sicuramente una buona cosa.
Poi il tempo ti dirà il resto.

Per mia esperienza diretta ti posso dire che preferisco il doppio anello per un motivo principale:
Non uso sottocasco? Stringo fino alla pelle.
Uso un sottocasco sottile? Stringo finché serve.
Uso un sottocasco invernale di quelli spessi? Stringo, anche qui, finché serve senza preoccuparmi di altro.

Quando avevo il caberg v2r (quindi con il micrometrico), è vero che allacciavo e slacciavo in un attimo e anche con i guanti addosso, ma in estate dovevo regolare i cinturini in un modo, in inverno in un altro, poiché preferivo sentire la linguetta del micrometrico andare a battuta piuttosto che sentire solo pochi click perché più di un tot, dato lo spessore del sottocasco, non riuscivo a inserirla.

Io non mi sono mai fatto di questi problemi con la chiusura micrometrica: l'ho sempre stretta quanto serviva, più click o meno click a seconda del necessario.
Penso che mi abituerò anche al doppio anello, non mi sembra una cosa così tragica.

La domanda era appunto filosofica, e relativa alla considerazione di cui godono le due chiusure, anche se la certificazione è la stessa.

abituarsi è un processo brevissimo, poi potrai capire da te quale dei due metodi è effettivamente il tuo preferito.