190 giorni ai domiciliari
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190 giorni ai domiciliari
Ho pensato a mille nomi diversi per questo racconto, il primo è il PORCAMAxxxxA urlato nel casco quando mi sono reso conto che non avrei potuto evitare l'urto.
24 gennaio 2024, ore 8.10
Mentre vado al lavoro in sella a Dee-Bee ( la SV 650 ) perché il Fun-Tom ( lo scooter ) era in riparazione, lungo la strada che percorro tutte le mattine un'auto parcheggiata a pettine in zona del bar si immette in retromarcia, come tutti sono obbligati a fare, nell'unico momento in cui non vi sono auto in entrambe le direzioni.
Si immette molto stretta al margine della strada, e si ferma mentre io che mi sono già allargato per evitarla la affianco.
Con la coda dell'occhio destro percepisco qualcosa che viene velocemente verso di me, da dietro a destra.
Il testimone oculare, che se fosse stato in anticipo di pochi secondi mi avrebbe schiacciato essendo io finito a terra nella corsia opposta, ha detto che l'auto è partita eseguendo una semi inversione. Nulla è servito urlare nel casco una blasfema esclamazione di disappunto, mi sento spingere di lato verso sinistra mentre inutilmente tento di mantenere il controllo della moto.
Qualche attimo di buio nei ricordi, nonostante non abbia perso conoscenza.
Il film riprende con me, steso sul fianco sinistro che espirando appoggio delicatamente la testa ancora nel casco sull'asfalto.
Mi rendo conto di essere con il piede sinistro sotto alla moto, cerco di liberarmi siccome non è salutare rimanere steso in mezzo alla strada, all'ora di punta. Riesco a liberare il piede, cerco di alzarmi senza riuscire mentre mi rendo conto che c'è qualcosa in me che non va.
In pochi minuti sopraggiungono l'ambulanza e la Municipale.
Fra le tante persone che mi hanno prestato soccorso chiedo a quella che mi dice essere un nostro cliente di avvisare in ditta, non tanto per far sapere che non sarei arrivato al lavoro, ma per tranquillizzare i colleghi che, come è stato, mi hanno visto steso a terra, poco mobile.
Una volta stabilizzato e caricato in ambulanza, chiedo all'operatore, anch’egli motociclista, di scattare qualche foto.
La racconto, e amaramente ci rido sopra, tutto sommato adesso vado molto bene.
Cammino senza problemi, salgo e scendo le scale, anche le scale a pioli senza problemi, la frattura composta alla parte inferiore dell'acetabolo sinistro non mi ha lasciato strascichi.
Riesco ad usare con poche limitazioni la mano, anche se la mobilità del polso non è ancora arrivata al massimo consentito dalla placca necessaria per ridurre la frattura scomposta distale del radio sinistro, frattura tipo Goyrand.
Mobilità che non sarà più quella originale.
190 giorni ai domiciliari, 190 giorni è durata l'inabilità temporanea datami dall'Inail, chiusa oggi, 31 luglio 2024.
Tutti tutti ai domiciliari no, i primi 59 praticamente in isolamento, avendo il divieto di sedermi per il primo mese, e comunque rimanendo il divieto di poggiare a terra la gamba.
59 giorni dove ho spento il cervello, per non pensare, per far passare il tempo senza lasciare altri strascichi oltre a quelli fisici.
Quanta televisione ho visto, quante serie anche stupide ho seguito, di cui una pesante ed assurda a cartoni, L'attacco dei Giganti su Prime Video.
Già poter sedermi su una sedia a rotelle, per uscire dalla camera e trasferirmi in sala è stato un grande passo avanti.
Poter stare in piedi mi ha fatto sentire altro che Neil Amstrong, facile lui, con un sesto di forza di gravità!
Da quel momento pensavo che poi il percorso fosse tutto in discesa, mi sbagliavo.
Riabilitazione, riabilitazione, esercizio fisico e riabilitazione.
Con dei dolori provati durante le sedute di fisioterapia, che non si crede possano essere provocati dalle esili e delicate mani delle fisioterapiste.
Poi la stanchezza, e la fame dopo ogni sessione.
Poi il dolore da troppo carico sulla gamba sana.
Poi le visite fisiatriche, poi la fisioterapia in una struttura privata.
In tutto questo, Cristina mia moglie mi ha supportato, e sopportato.
Abbiamo urlato uno contro l'altro, abbiamo pianto, abbiamo sfruttato ogni momento libero per goderci insieme il tempo e la vita.
Da soli e con gli amici, amici che ci sono stati vicini, fisicamente venendo a trovarci, e tenendoci compagnia tramite i social e la messaggistica.
Sono stati giorni di libertà amari, piacevoli come una birra molto luppolata, dove alla lunga l'amaro rimane persistente nel palato. E' stato piuttosto un fuggire da mattina a sera ai vari impegni, nei giorni liberi.
Sono riuscito a ripulire l'officina e a sistemare il banco e gli attrezzi.
Sono riuscito a completare la manutenzione allo scooter, e a mettere a punto la carburazione dopo anni ed anni di prove.
Sono riuscito con calma a riprendere l'abitudine al traffico e all'uso delle leva, soprattutto la sinistra.
Dee-Bee è ancora ferma, ancora non so ancora cosa fare.
Ancora non sono pronto ad affrontare il discorso.
Dopo quattro mesi il meccanico al quale l'ho affidata per preventivarne la riparazione
me l'ha riportata a casa, prima non ero in grado di sgombrare il garage.
Il preventivo non è da poco, alcune parti non esistono più come ricambio.
Parti non da poco, come la pompa dell'acqua.
La voglia di tornare in sella c'è, e tanta!
E vorrei tornare in sella a Dee-Bee. Poi la prosa prende il sopravvento sulla poesia.
I soldi sono quelli che sono, anche se le cure e la riabilitazione sono state tutte pagate, senza straordinario lo stipendio è un po' meno, e il conto ne ha sofferto.
Il rimborso da parte dell'assicurazione chissà a quanto ammonterà, e quando arriverà.
Nonostante la botta, la municipale è riuscita a trovare una piega nel C.d.S. per appiopparmi parte della colpa. A settembre c'è l'udienza per annullare tale sanzione, vedremo.
Da domani non sono più tutelato Inail, quindi il mio legale, dopo le giuste ferie, mi fa convocare dal medico legale di parte per valutare la situazione fisica.
C'è tempo prima di vedere qualche soldo, oltre i 600 Euro che rapidamente l'assicurazione mi ha liquidato per i danni alla moto.
Soldi che il legale ha comunicato che li accettiamo come acconto, altrimenti ciao, hai riscosso e siamo a posto.
Dicevo 600 Euro.
Il valore è stimato a 1400€, tolti 200€ di rottame e diviso a metà per il concorso di colpa, fa 600€ .
Fortuna che la comunicazione è arrivata all'avvocato, ero nel periodo bloccato a letto, con i scroti frullanti forte. Avrei risposto all'assicurazione che rottame erano loro e il budello di su' madre!
Mi rendo conto che non è una risposta elegante...
Non abbiate fretta per sapere gli sviluppi, io non ne ho più ormai.
Non vi ho detto nulla fino ad oggi perché i tempi sono stati lunghissimi, e la chiusura economica sarà ancor più lunga.
Dimenticavo la notizia forse più importante, almeno per me.
Da domani torno al lavoro. O meglio, ho preso le ferie fino a venerdì compreso, alcune beghette da sistemare ancora le ho.
Torno in forze al lavoro ad affiancare un collega in giro per gli impianti ( devo comunque testare la mia resistenza) .
Torno Lunedì 5 agosto.
Si , potevo chiedere ferie, altre. Ma non ne posso più di stare a casa, il ritorno al lavoro è un grande passo verso il ritorno alla normalità.
E si, quando sono uscito dagli uffici Inail con il certificato di fine inabilità, mi sono commosso alle lacrime.
E' la certificazione che un lungo e comunque brutto periodo della nostra vita si è concluso.
Ah, già.
Nella sfiga è andata bene, la racconto.
E ho smesso di fumare. Durante i due mesi in casa non ho toccato una sigaretta.
In casa non ho mai fumato, e non era certo il momenti di iniziare soprattutto in camera da letto!
Appena in piedi ci ho provato, sul terrazzo come al solito.
Mi sono sentito esplodere il petto, e l'odore del Kentuky che fumavo da anni, è diventato un puzzo nauseabondo.
La voglia non c'è, rare volte c'è il ricordo dell'abitudine del gesto, di rollare la sigaretta e fumarla.
Poi sento in lontananza il fumo di una sigaretta, e provo disgusto.
24 gennaio 2024, ore 8.10
Mentre vado al lavoro in sella a Dee-Bee ( la SV 650 ) perché il Fun-Tom ( lo scooter ) era in riparazione, lungo la strada che percorro tutte le mattine un'auto parcheggiata a pettine in zona del bar si immette in retromarcia, come tutti sono obbligati a fare, nell'unico momento in cui non vi sono auto in entrambe le direzioni.
Si immette molto stretta al margine della strada, e si ferma mentre io che mi sono già allargato per evitarla la affianco.
Con la coda dell'occhio destro percepisco qualcosa che viene velocemente verso di me, da dietro a destra.
Il testimone oculare, che se fosse stato in anticipo di pochi secondi mi avrebbe schiacciato essendo io finito a terra nella corsia opposta, ha detto che l'auto è partita eseguendo una semi inversione. Nulla è servito urlare nel casco una blasfema esclamazione di disappunto, mi sento spingere di lato verso sinistra mentre inutilmente tento di mantenere il controllo della moto.
Qualche attimo di buio nei ricordi, nonostante non abbia perso conoscenza.
Il film riprende con me, steso sul fianco sinistro che espirando appoggio delicatamente la testa ancora nel casco sull'asfalto.
Mi rendo conto di essere con il piede sinistro sotto alla moto, cerco di liberarmi siccome non è salutare rimanere steso in mezzo alla strada, all'ora di punta. Riesco a liberare il piede, cerco di alzarmi senza riuscire mentre mi rendo conto che c'è qualcosa in me che non va.
In pochi minuti sopraggiungono l'ambulanza e la Municipale.
Fra le tante persone che mi hanno prestato soccorso chiedo a quella che mi dice essere un nostro cliente di avvisare in ditta, non tanto per far sapere che non sarei arrivato al lavoro, ma per tranquillizzare i colleghi che, come è stato, mi hanno visto steso a terra, poco mobile.
Una volta stabilizzato e caricato in ambulanza, chiedo all'operatore, anch’egli motociclista, di scattare qualche foto.
La racconto, e amaramente ci rido sopra, tutto sommato adesso vado molto bene.
Cammino senza problemi, salgo e scendo le scale, anche le scale a pioli senza problemi, la frattura composta alla parte inferiore dell'acetabolo sinistro non mi ha lasciato strascichi.
Riesco ad usare con poche limitazioni la mano, anche se la mobilità del polso non è ancora arrivata al massimo consentito dalla placca necessaria per ridurre la frattura scomposta distale del radio sinistro, frattura tipo Goyrand.
Mobilità che non sarà più quella originale.
190 giorni ai domiciliari, 190 giorni è durata l'inabilità temporanea datami dall'Inail, chiusa oggi, 31 luglio 2024.
Tutti tutti ai domiciliari no, i primi 59 praticamente in isolamento, avendo il divieto di sedermi per il primo mese, e comunque rimanendo il divieto di poggiare a terra la gamba.
59 giorni dove ho spento il cervello, per non pensare, per far passare il tempo senza lasciare altri strascichi oltre a quelli fisici.
Quanta televisione ho visto, quante serie anche stupide ho seguito, di cui una pesante ed assurda a cartoni, L'attacco dei Giganti su Prime Video.
Già poter sedermi su una sedia a rotelle, per uscire dalla camera e trasferirmi in sala è stato un grande passo avanti.
Poter stare in piedi mi ha fatto sentire altro che Neil Amstrong, facile lui, con un sesto di forza di gravità!
Da quel momento pensavo che poi il percorso fosse tutto in discesa, mi sbagliavo.
Riabilitazione, riabilitazione, esercizio fisico e riabilitazione.
Con dei dolori provati durante le sedute di fisioterapia, che non si crede possano essere provocati dalle esili e delicate mani delle fisioterapiste.
Poi la stanchezza, e la fame dopo ogni sessione.
Poi il dolore da troppo carico sulla gamba sana.
Poi le visite fisiatriche, poi la fisioterapia in una struttura privata.
In tutto questo, Cristina mia moglie mi ha supportato, e sopportato.
Abbiamo urlato uno contro l'altro, abbiamo pianto, abbiamo sfruttato ogni momento libero per goderci insieme il tempo e la vita.
Da soli e con gli amici, amici che ci sono stati vicini, fisicamente venendo a trovarci, e tenendoci compagnia tramite i social e la messaggistica.
Sono stati giorni di libertà amari, piacevoli come una birra molto luppolata, dove alla lunga l'amaro rimane persistente nel palato. E' stato piuttosto un fuggire da mattina a sera ai vari impegni, nei giorni liberi.
Sono riuscito a ripulire l'officina e a sistemare il banco e gli attrezzi.
Sono riuscito a completare la manutenzione allo scooter, e a mettere a punto la carburazione dopo anni ed anni di prove.
Sono riuscito con calma a riprendere l'abitudine al traffico e all'uso delle leva, soprattutto la sinistra.
Dee-Bee è ancora ferma, ancora non so ancora cosa fare.
Ancora non sono pronto ad affrontare il discorso.
Dopo quattro mesi il meccanico al quale l'ho affidata per preventivarne la riparazione
me l'ha riportata a casa, prima non ero in grado di sgombrare il garage.
Il preventivo non è da poco, alcune parti non esistono più come ricambio.
Parti non da poco, come la pompa dell'acqua.
La voglia di tornare in sella c'è, e tanta!
E vorrei tornare in sella a Dee-Bee. Poi la prosa prende il sopravvento sulla poesia.
I soldi sono quelli che sono, anche se le cure e la riabilitazione sono state tutte pagate, senza straordinario lo stipendio è un po' meno, e il conto ne ha sofferto.
Il rimborso da parte dell'assicurazione chissà a quanto ammonterà, e quando arriverà.
Nonostante la botta, la municipale è riuscita a trovare una piega nel C.d.S. per appiopparmi parte della colpa. A settembre c'è l'udienza per annullare tale sanzione, vedremo.
Da domani non sono più tutelato Inail, quindi il mio legale, dopo le giuste ferie, mi fa convocare dal medico legale di parte per valutare la situazione fisica.
C'è tempo prima di vedere qualche soldo, oltre i 600 Euro che rapidamente l'assicurazione mi ha liquidato per i danni alla moto.
Soldi che il legale ha comunicato che li accettiamo come acconto, altrimenti ciao, hai riscosso e siamo a posto.
Dicevo 600 Euro.
Il valore è stimato a 1400€, tolti 200€ di rottame e diviso a metà per il concorso di colpa, fa 600€ .
Fortuna che la comunicazione è arrivata all'avvocato, ero nel periodo bloccato a letto, con i scroti frullanti forte. Avrei risposto all'assicurazione che rottame erano loro e il budello di su' madre!
Mi rendo conto che non è una risposta elegante...
Non abbiate fretta per sapere gli sviluppi, io non ne ho più ormai.
Non vi ho detto nulla fino ad oggi perché i tempi sono stati lunghissimi, e la chiusura economica sarà ancor più lunga.
Dimenticavo la notizia forse più importante, almeno per me.
Da domani torno al lavoro. O meglio, ho preso le ferie fino a venerdì compreso, alcune beghette da sistemare ancora le ho.
Torno in forze al lavoro ad affiancare un collega in giro per gli impianti ( devo comunque testare la mia resistenza) .
Torno Lunedì 5 agosto.
Si , potevo chiedere ferie, altre. Ma non ne posso più di stare a casa, il ritorno al lavoro è un grande passo verso il ritorno alla normalità.
E si, quando sono uscito dagli uffici Inail con il certificato di fine inabilità, mi sono commosso alle lacrime.
E' la certificazione che un lungo e comunque brutto periodo della nostra vita si è concluso.
Ah, già.
Nella sfiga è andata bene, la racconto.
E ho smesso di fumare. Durante i due mesi in casa non ho toccato una sigaretta.
In casa non ho mai fumato, e non era certo il momenti di iniziare soprattutto in camera da letto!
Appena in piedi ci ho provato, sul terrazzo come al solito.
Mi sono sentito esplodere il petto, e l'odore del Kentuky che fumavo da anni, è diventato un puzzo nauseabondo.
La voglia non c'è, rare volte c'è il ricordo dell'abitudine del gesto, di rollare la sigaretta e fumarla.
Poi sento in lontananza il fumo di una sigaretta, e provo disgusto.
Ultima modifica di dip il gio ago 01, 2024 2:08 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Dip, che dire ... forse, se avessi ammazzato chi ti ha investito, saresti stato libero prima ...
Sono contento che (almeno burocraticamente) questa brutta pagina si possa chiudere.
Per il resto, ti aspettiamo in sella per un bel giro insieme da qualche parte di tua scelta; prometto che non faremo i razzisti nei confronti di qualunque moto deciderai di usare.
Sono contento che (almeno burocraticamente) questa brutta pagina si possa chiudere.
Per il resto, ti aspettiamo in sella per un bel giro insieme da qualche parte di tua scelta; prometto che non faremo i razzisti nei confronti di qualunque moto deciderai di usare.
Moto meccanicamente in ordine, come appena tagliandata.
Come negli scacchi pensare avanti, almeno cinque mosse.
E abbigliamento protettivo completo, sempre!
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Brutte e belle notizie insieme!
Aver smesso di fumare è un bonus non da poco!
Un grande abbraccio e augurissimi per la ripresa!
A breve a giro in moto!
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Un grande abbraccio e augurissimi per la ripresa!
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Re: 190 giorni ai domiciliari
L'unica cosa buona che ne viene fuori è di aver mollato il fumo...
Ma sei proprio sicuro di voler tornare a lavoro? Te le potevi prendere un po' di ferie extra...
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Dip, non sai quanto mi dispiace, queste cose non vorremmo mai sentirle, tanto meno quando riguardano qualcuno che ci è vicino. Ma hai dimostrato di essere un guerriero e ti sei rialzato : GRANDE!!! Dai vedrai che risolverai anche i problemi della Motina e ti auguro che gli sciacalli dell' assicurazione ti rifondano quanto dovuto...
Un grande abbraccio, buona serata, Ciro
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Ma porca miseria! Buona guarigione
Re: 190 giorni ai domiciliari
Mi spiace per l'accaduto Dip guardiamo i lati positivi. Se hai bisogno di qualche ricambio scrivimi in privato. Se ce l'ho sarò lieto di regalartelo.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Dai dip, è proprio ora che devi tenere duro. Coi soldi che risparmi di mancate sigarette, puoi tranquillamente trovare i pezzi su Subito, o una moto quasi completa da cannibalizzare per fare tornare in splendida forma la "tua Dee Bee".
Ti mando un grosso saluto, e un più grosso in bocca al lupo.
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Ma che ti vuoi firmare...
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Grazie per il supporto, grazie per l'incoraggiamento.
Questo racconto l'ho pensato per esorcizzare il periodo passato.
Si tratta di una memoria che avrà tanti altri ringraziamenti e pochi, spero in una semplice conclusione, aggiornamenti.
Per quanto riguarda Dee-Bee, la sua storia ancora non è scritta, e ve ne parlerò in un post dedicato.
Di cadute ne ho fatte, di danni provocati alle varie moto ne ho riparati tanti.
E finora il primo pensiero è sempre stato verso la moto.
Questo è per me il primo incidente, con strascichi importanti.
Ed è la prima volta che alla moto ci penserò poi.
Lentamente sta arrivando il momento di iniziare a fare, e mentre faccio valuterò le opzioni.
Comprese quelle di Monte e Aspes!
Carburatori Forever
Questo racconto l'ho pensato per esorcizzare il periodo passato.
Si tratta di una memoria che avrà tanti altri ringraziamenti e pochi, spero in una semplice conclusione, aggiornamenti.
Per quanto riguarda Dee-Bee, la sua storia ancora non è scritta, e ve ne parlerò in un post dedicato.
Di cadute ne ho fatte, di danni provocati alle varie moto ne ho riparati tanti.
E finora il primo pensiero è sempre stato verso la moto.
Questo è per me il primo incidente, con strascichi importanti.
Ed è la prima volta che alla moto ci penserò poi.
Lentamente sta arrivando il momento di iniziare a fare, e mentre faccio valuterò le opzioni.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Dip, in questi casi l'attitudine è fondamentale, e tu dimostri di avere quella giusta.
Moto meccanicamente in ordine, come appena tagliandata.
Come negli scacchi pensare avanti, almeno cinque mosse.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Poco da dire, dato che già sapevo tutto, purtroppo dall'inizio del film.
L'unica cosa che ho potuto fare è stato stare vicino via telefono a Dip fornendogli stupide distrazioni con RadioDip.
Per quanto riguarda il mio commento a questo episodio, posso scrivere quanto già detto.
SE POSSIBILE evitare il casa/lavoro in moto/scooter e andare in macchina.
Molto meno pericoloso il giro allegrotto sui passi che il casa lavoro a 50 km/h.
Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
L'unica cosa che ho potuto fare è stato stare vicino via telefono a Dip fornendogli stupide distrazioni con RadioDip.
Per quanto riguarda il mio commento a questo episodio, posso scrivere quanto già detto.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Una buona notizia l'ho ricevuta oggi dallo studio legale che mi rappresenta.
Ieri 26 settembre era già prevista l'opposizione al verbale.
Il giudice ha accolto la nostra richiesta e ha annullato il verbale.
Penso che, come minimo, l'assicurazione mi debba altri 600€ per la moto, per arrivare al valore di 1200€.
Millequattro tolti i 200 del budello di su' madre.
Carburatori Forever
Ieri 26 settembre era già prevista l'opposizione al verbale.
Il giudice ha accolto la nostra richiesta e ha annullato il verbale.
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Re: 190 giorni ai domiciliari
Finalmente comincia anche il percorso di "riabilitazione legale",
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