Vita di un Mini Lathe cinese

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Teobecks
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Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » sab nov 27, 2021 10:45 pm

Me lo avete chiesto...ed eccomi qui.
Partiamo dal presupposto che NON sono un "operatore macchine CNC", un tornitore o qualsiasi altra cosa che abbia a che fare con torni, frese o altro a parte una brevissima parentesi di un paio di mesi circa 20anni fa: tutto ciò che so lo ho imparato praticamente da solo provando, rompendo, riparando e leggendo i vari forum e video su YT. Ce ne sono a migliaia, basta solo scegliere quello che piace di più.
Le modifiche sono più o meno sempre le stesse in quanto la macchina ha dei problemi noti e son sempre gli stessi, quindi di mio c'è poco se non la manodopera in questi upgrade.

La macchina è il classico mini tornio per metalli nella versione da 350mm tra le punte:

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Nel mio, oggi, si è rovinata la cinghia che fa girare il motore...devo avere dei problemi con le cinghie in questo periodo...e quindi quale occasione migliore per smontare tutto, pulire per bene e fare qualche upgrade? La situazione ora è questa:

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Non credo si veda bene, ma su 90 denti, più di 60 mancano :o

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Di mio avevo già aggiunto, mediante un calibro digitale adattato, la visualizzazione del movimento del carro e già così è stato un bel salto avanti sebbene non sia estremamente perfetto.
Al posto della torretta portautensile tradizionale, ne ho montata una a "cambio rapido" che ha la possibilità di regolare l'altezza dell'utensile una volta sola grazie al porta utensile...da qui il nome di "cambio rapido"; mi piacerebbe trovare anche un modo più semplice di girare il carrino per effettuare torniture coniche, ma vedremo, forse non sarò necessario.

Non avessi nulla da fare sarei felicissimo, ma ammetto che non avrei fatto questo lavoro adesso, ho troppi cantieri aperti e devo assolutamente concluderne qualcuno, non fosse altro per far spazio in garage!
Ovviamente la prima operazione sarà la sostituzione della cinghia, ma ormai che sono in ballo assemblerò e monterò i pezzi della "scatola Norton elettronica" che permette di comandare la vite madre in modo indipendente dalla velocità del mandrino svincolandola meccanicamente dal movimento del mandrino stesso.
Il kit prevede l'utilizzo di un Arduino UNO, una scheda con del pulsanti di comando, un display, un motore passo-passo per comandare la madre vite ed un encoder rotativo per leggere il numero di giri del mandrino; questo trasforma completamente il tornio dandogli più precisione avendo un comando elettronico dello spostamento, la possibilità di cambiare "marcia" dell'avanzamento senza dover smontare tutti gli ingranaggi, impostare velocità e limiti di avanzamento ed anche la possibilità da realizzare filetti con passo sinistroso.
Attualmente, come si vede dalle foto, la trasmissione è completamente ad ingranaggi (in plastica) eccezion fatta per l'azionamento del mandrino che è a cinghia come ormai sapete.
Io dovrò realizzare un ingranaggio da montare sull'endcoder ed una staffa che lo supporta, una staffa di fissaggio per il motore passo-passo e poi decidere come effettuare la trasmissione alla madrevite.
In questo caso, domando: meglio due pulegge ed una piccola cinghia come in tutte le realizzazioni che ho visto di questa modifica, oppure possono andare bene anche due ingranaggi (del resto ora è così, ci sono degli ingranaggi a far girare la madrevite)? Secondo voi, cos'è meglio?

Nel tentativo di recuperare un gioco sul movimento del carrino trasversale mi sono imbattuto in un sito di un americano (strano eh...) che ha realizzato un supporto per un secondo motore passo-passo, utilizza due cuscinetti sulla vite del movimento e due ingranaggi. Il motore viene comandato da un piccolo processore che quindi comanda l'avanzamento del carrino trasversale, a questo punto aggiungo questo comando alla scheda di Arduino e così dovrebbe diventare ancora più preciso perlomeno nelle misure dei movimenti.

Ho già ordinato tutto quello che mancava, l'encoder e Arduino li ho già, vorrei approfittare anche per montare (finalmente) un mandrino autocentrante a 4 griffe al posto di quello a 3 griffe "di serie". Ho già un mandrino 4 griffe indipendenti usato per spianare i pistoni, ma se usassi quello dovrei per forza perdere tempo e verificare il centraggio del pezzo ogni singola volta che metto il pezzo tra le griffe.

Ho disegnato e presto realizzerò le manopole della contropunta e del carro, li farò in alluminio, questi originali in plastica si sono rotti poco dopo i primi lavori. Avevo pensato di stamparli in PETG, ma in alluminio mi piace di più e così proverò il funzionamento del kit :D

P.S. Ho scritto in questa sezione, non so se è quella più giusta, chiedo agli admin di spostarla in una sezione più idonea se lo ritengono. Grazie
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da dip » sab nov 27, 2021 11:34 pm

Ma.....hai rifatto il tornio in pratica!


Carburatori forever!
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Ora che so di non sapere, sto imparando ad imparare

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » sab nov 27, 2021 11:46 pm

No beh, l'intenzione è quella di automatizzare i due movimenti, rifare le manopole che si sono rotte e basta. Un amico mi ha suggerito di sostituire il motore mandrino (a spazzole), con un brushless: l'idea mi piace, ma non credo farà parte di questo upgrade.
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Vrs » sab nov 27, 2021 11:57 pm

Teobecks ha scritto:
sab nov 27, 2021 10:45 pm

Ovviamente la prima operazione sarà la sostituzione della cinghia, ma ormai che sono in ballo assemblerò e monterò i pezzi della "scatola Norton elettronica" che permette di comandare la vite madre in modo indipendente dalla velocità del mandrino svincolandola meccanicamente dal movimento del mandrino stesso.
Il kit prevede l'utilizzo di un Arduino UNO, una scheda con del pulsanti di comando, un display, un motore passo-passo per comandare la madre vite ed un encoder rotativo per leggere il numero di giri del mandrino; questo trasforma completamente il tornio dandogli più precisione avendo un comando elettronico dello spostamento, la possibilità di cambiare "marcia" dell'avanzamento senza dover smontare tutti gli ingranaggi, impostare velocità e limiti di avanzamento ed anche la possibilità da realizzare filetti con passo sinistroso.
Attualmente, come si vede dalle foto, la trasmissione è completamente ad ingranaggi (in plastica) eccezion fatta per l'azionamento del mandrino che è a cinghia come ormai sapete.
Io dovrò realizzare un ingranaggio da montare sull'endcoder ed una staffa che lo supporta, una staffa di fissaggio per il motore passo-passo e poi decidere come effettuare la trasmissione alla madrevite.
In questo caso, domando: meglio due pulegge ed una piccola cinghia come in tutte le realizzazioni che ho visto di questa modifica, oppure possono andare bene anche due ingranaggi (del resto ora è così, ci sono degli ingranaggi a far girare la madrevite)? Secondo voi, cos'è meglio?

Nel tentativo di recuperare un gioco sul movimento del carrino trasversale mi sono imbattuto in un sito di un americano (strano eh...) che ha realizzato un supporto per un secondo motore passo-passo, utilizza due cuscinetti sulla vite del movimento e due ingranaggi. Il motore viene comandato da un piccolo processore che quindi comanda l'avanzamento del carrino trasversale, a questo punto aggiungo questo comando alla scheda di Arduino e così dovrebbe diventare ancora più preciso perlomeno nelle misure dei movimenti.

Ho già ordinato tutto quello che mancava, l'encoder e Arduino li ho già, vorrei approfittare anche per montare (finalmente) un mandrino autocentrante a 4 griffe al posto di quello a 3 griffe "di serie". Ho già un mandrino 4 griffe indipendenti usato per spianare i pistoni, ma se usassi quello dovrei per forza perdere tempo e verificare il centraggio del pezzo ogni singola volta che metto il pezzo tra le griffe.

Ho disegnato e presto realizzerò le manopole della contropunta e del carro, li farò in alluminio, questi originali in plastica si sono rotti poco dopo i primi lavori. Avevo pensato di stamparli in PETG, ma in alluminio mi piace di più e così proverò il funzionamento del kit :D

P.S. Ho scritto in questa sezione, non so se è quella più giusta, chiedo agli admin di spostarla in una sezione più idonea se lo ritengono. Grazie
Mammamia che argomentino di livello, seguo perchè francamente in merito ho solo da imparare, percui non posso essere molto d'aiuto, e anzi ne approfitterei per farti qualche domanda se non dispiace dal momento che vorrei prendermi anche io un tornietto del genere nel prossimo futuro, oltre al fatto che è una vita che mi riprometto di mettermi dietro ad arduino.

In ogni caso a mio modesto parare finchè parliamo di cinghia sincrona meglio una cinghia, nel senso, ovviamente una trapezoidale per n motivi potrebbe slittare con risultati disastrosi ad esempio in una filettatura, ma gli ingranaggi assorbirebbero molta più potenza a causa degli attriti.
Certo è che il rapporto di trasmissione deve essere ben preciso, e quindi preciso il rapporto fra le puleggie, è anche vero che non so come si interfacci e si imposti arduino, e magari più che un rapporto preciso basterebbe impostare il parametro derivante dal dimensionamento su arduino poi "ci penserebbe" lui a muovere corettamente il tutto :mumble: .

Per il mandrino autocentrante invece mi chiedo se serva veramente, nel senso, se devi fare un lavoro di precisione il comparatore ti serve lo stesso per centrare il pezzo... quindi ne vale la pena?

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da pike » sab nov 27, 2021 11:59 pm

Teobecks ha scritto:
sab nov 27, 2021 10:45 pm
P.S. Ho scritto in questa sezione, non so se è quella più giusta, chiedo agli admin di spostarla in una sezione più idonea se lo ritengono. Grazie
C'è il tasto per la segnalazione. Farai in modo che lo staff veda immediatamente la tua esigenza.
Poi per carità... penso che la leggeranno lo stesso, visto il tema. Ma magari con la segnalazione notano anche la frase che ho quotato... :wink:
Tequi ha scritto:pike è uno di quegli utenti che si diverte a fare il puntiglioso. Ce ne sono anche altri e sono tutti sulla rampa di lancio. Non abbiamo bisogno di gente che le cerca tutte per fare polemica.
Basta essere onesti e ammettere gli errori. Sport che alcune persone non praticano. Specie se hanno una sola minuscola briciola di insignificante potere.

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da stez90 » dom nov 28, 2021 12:00 am

Eccolo, finalmente.
In questo caso, domando: meglio due pulegge ed una piccola cinghia come in tutte le realizzazioni che ho visto di questa modifica, oppure possono andare bene anche due ingranaggi (del resto ora è così, ci sono degli ingranaggi a far girare la madrevite)? Secondo voi, cos'è meglio?
Non ho visto nello specifico come effettuano queste modifiche, ma presta attenzione al range di velocità a cui farai lavorare il motore passo passo. Perde coppia molto rapidamente se lo fai girare troppo forte, soprattutto se dimensionato "scarso". Io sceglierei il rapporto di trasmissione in base a quello.

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » dom nov 28, 2021 12:46 am

Vrs ha scritto:
sab nov 27, 2021 11:57 pm

Mammamia che argomentino di livello, seguo perchè francamente in merito ho solo da imparare, percui non posso essere molto d'aiuto, e anzi ne approfitterei per farti qualche domanda se non dispiace dal momento che vorrei prendermi anche io un tornietto del genere nel prossimo futuro, oltre al fatto che è una vita che mi riprometto di mettermi dietro ad arduino.

In ogni caso a mio modesto parare finchè parliamo di cinghia sincrona meglio una cinghia, nel senso, ovviamente una trapezoidale per n motivi potrebbe slittare con risultati disastrosi ad esempio in una filettatura, ma gli ingranaggi assorbirebbero molta più potenza a causa degli attriti.
Certo è che il rapporto di trasmissione deve essere ben preciso, e quindi preciso il rapporto fra le puleggie, è anche vero che non so come si interfacci e si imposti arduino, e magari più che un rapporto preciso basterebbe impostare il parametro derivante dal dimensionamento su arduino poi "ci penserebbe" lui a muovere corettamente il tutto :mumble: .

Per il mandrino autocentrante invece mi chiedo se serva veramente, nel senso, se devi fare un lavoro di precisione il comparatore ti serve lo stesso per centrare il pezzo... quindi ne vale la pena?
Per le domande, non c'è nessun problema, anzi potrebbero essere spunti interessanti anche per migliorare gli upgrade eventualmente o addirittura semplificarli. Tieni sempre presente però, che non sono esperto in merito, quindi in alcuni frangenti vado a tentativi.

Riguardo al rapporto, si imposta nel software insieme al passo della madrevite, se ricordo bene è consigliato un rapporto 1:2 dove un giro di motore equivale a due giri di madrevite, ma devo controllare.
Davo per scontato il fatto di utilizzare una cinghia dentata, eventualmente e non trapezoidale, per gli ovvi motivi che hai spiegato bene anche tu.

Quanto dici sul mandrino è vero, però il vantaggio di un tre griffe si ha solo con pezzi esagonali, già prendere un pezzo quadrato risulta un problema, ecco perché voglio passare ad 4griffe. Autocentrante perché un conto è posizionare il tastatore e spostare il pezzo di decimi o centesimi, ben diverso è invece posizionarlo ad occhio al centro e poi verificare misurando spostamenti consistenti anche di qualche mm. A quel punto inizia la danza del apri una griffa opposta, chiudi l'altra e verifica, ri apri una e chiudi l'altra e verifica... finché non sei in posizione. Il tutto sperando sia ok rispetto alle altre due griffe. Decisamente scomodo e per 50€ conviene prendere un mandrino autocentrante.
Non che sia indispensabile il 4griffe eh, fino ad ora ho usato quello a tre in un modo o nell'altro, ma ormai che ci sono....
Ultima modifica di Teobecks il dom nov 28, 2021 12:53 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » dom nov 28, 2021 12:47 am

stez90 ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:00 am
Eccolo, finalmente.
In questo caso, domando: meglio due pulegge ed una piccola cinghia come in tutte le realizzazioni che ho visto di questa modifica, oppure possono andare bene anche due ingranaggi (del resto ora è così, ci sono degli ingranaggi a far girare la madrevite)? Secondo voi, cos'è meglio?
Non ho visto nello specifico come effettuano queste modifiche, ma presta attenzione al range di velocità a cui farai lavorare il motore passo passo. Perde coppia molto rapidamente se lo fai girare troppo forte, soprattutto se dimensionato "scarso". Io sceglierei il rapporto di trasmissione in base a quello.
Il rapporto, come scritto prima, dovrebbe essere 1:2.

Anche tu consigli pulegge e cinghia dentata?
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » dom nov 28, 2021 12:51 am

pike ha scritto:
sab nov 27, 2021 11:59 pm
Teobecks ha scritto:
sab nov 27, 2021 10:45 pm
P.S. Ho scritto in questa sezione, non so se è quella più giusta, chiedo agli admin di spostarla in una sezione più idonea se lo ritengono. Grazie
C'è il tasto per la segnalazione. Farai in modo che lo staff veda immediatamente la tua esigenza.
Poi per carità... penso che la leggeranno lo stesso, visto il tema. Ma magari con la segnalazione notano anche la frase che ho quotato... :wink:
So che c'è la segnalazione, ma facendo parte dello staff di un forum, capita che mi arrivi la segnalazione e non mi piace molto :lol:
Non c'è un motivo preciso, semplicemente non mi piace quella notifica in arrivo, ergo aspetto che dicano qualcosa, se non succede farò la segnalazione.
Grazie ;)
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da sniper765 » dom nov 28, 2021 8:51 am

Forse dopo lo spostiamo in "tecnologia", forse... Comunque starebbe bene anche qui.
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Intanto si segue con interesse. :up:
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Immagine

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Vrs » dom nov 28, 2021 9:15 pm

Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Riguardo al rapporto, si imposta nel software insieme al passo della madrevite, se ricordo bene è consigliato un rapporto 1:2 dove un giro di motore equivale a due giri di madrevite, ma devo controllare.
Davo per scontato il fatto di utilizzare una cinghia dentata, eventualmente e non trapezoidale, per gli ovvi motivi che hai spiegato bene anche tu.
Cioè un rapporto moltiplicante? ma quanti kw ha il motore che andrà a muovere la madrevite?
Avrei pensato/scomesso si parlasse di un riducente, ma se il motore fosse abbastanza potente da muovere il tutto con un rapporto sfavorevole, secondo me si potrebbe pensare a ridurlo usando però ingranaggi al posto della cinghia.
Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Quanto dici sul mandrino è vero, però il vantaggio di un tre griffe si ha solo con pezzi esagonali, già prendere un pezzo quadrato risulta un problema, ecco perché voglio passare ad 4griffe. Autocentrante perché un conto è posizionare il tastatore e spostare il pezzo di decimi o centesimi, ben diverso è invece posizionarlo ad occhio al centro e poi verificare misurando spostamenti consistenti anche di qualche mm. A quel punto inizia la danza del apri una griffa opposta, chiudi l'altra e verifica, ri apri una e chiudi l'altra e verifica... finché non sei in posizione. Il tutto sperando sia ok rispetto alle altre due griffe. Decisamente scomodo e per 50€ conviene prendere un mandrino autocentrante.
Non che sia indispensabile il 4griffe eh, fino ad ora ho usato quello a tre in un modo o nell'altro, ma ormai che ci sono....
Si chiaro che per 50 euro ti eviti perdite di tempo, non pensavo servisse così di frequente, e a proposito, parto già con le domande :lol2: , si trovano menabrida per questi tornietti?
Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Per le domande, non c'è nessun problema, anzi potrebbero essere spunti interessanti anche per migliorare gli upgrade eventualmente o addirittura semplificarli. Tieni sempre presente però, che non sono esperto in merito, quindi in alcuni frangenti vado a tentativi.
Come dicevo sarà uno dei miei futuri acquisti, quindi di curiosità ne ho veramente molte riguardo a queste macchine, percui :pernacchio: :

Dalle foto mi pare chiaro, guardando i trucioli che ci lavori un pò di tutto, Ma:
1) Quanto tempo è durato prima di ridurre cosi la cinghia?
1.5) A parte le modifiche già descritte e le future, hai dovuto effettuare altri interventi nel tempo?
2) Quanto è affidabile quella cascata di ingranaggi in plastica ? (problema aggirato con la modifica)
3) Su un comunissimo acciao C40 quale sarebbe la profondità di passata massima che ti fideresti a dare senza mandare in crisi il tornietto?
4) Tutto il carrello porta utensile è sufficientemente rigido? chiedo perchè ho visto persone sacrificare la rotazione della slitta perdendo cosi la possibilità di lavorazioni coniche pur di irrigidire il tutto.
4.5) A livello di finitura com'è?
4.75) Secondo te riuscirebbe ad effettuare un godronatura? (sempre su acciai dolci)
5) A livello di tolleranze fra i vari organi la ritieni una macchina dignitosa? oltre al carrello P.T intendo anche, se non sopratutto, il mandrino e i suoi cuscinetti (5.5 hanno un/dei registro/i ?) ecc
6) Appunto parlando di cuscinetti, dal momento che sono a secco, risentono lavorazioni "impegnative" proprio a livello di dilatazioni?

extra:
7) Nelle foto non si vede, do per scontato che non utilizzi la contropunta fissa che si vede nella prima immagine dimostrativa, che suppongo sia anche la sua originale sbaglio?

Teobecks
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » dom nov 28, 2021 11:23 pm

Vrs ha scritto:
dom nov 28, 2021 9:15 pm
Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Riguardo al rapporto, si imposta nel software insieme al passo della madrevite, se ricordo bene è consigliato un rapporto 1:2 dove un giro di motore equivale a due giri di madrevite, ma devo controllare.
Davo per scontato il fatto di utilizzare una cinghia dentata, eventualmente e non trapezoidale, per gli ovvi motivi che hai spiegato bene anche tu.
Cioè un rapporto moltiplicante? ma quanti kw ha il motore che andrà a muovere la madrevite?
Avrei pensato/scomesso si parlasse di un riducente, ma se il motore fosse abbastanza potente da muovere il tutto con un rapporto sfavorevole, secondo me si potrebbe pensare a ridurlo usando però ingranaggi al posto della cinghia.
Il motore della madrevite è un passo-passo da 2Nm se ricordo bene e da quanto dicono è più che sufficiente per l'applicazione
Vrs ha scritto:
dom nov 28, 2021 9:15 pm
Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Quanto dici sul mandrino è vero, però il vantaggio di un tre griffe si ha solo con pezzi esagonali, già prendere un pezzo quadrato risulta un problema, ecco perché voglio passare ad 4griffe. Autocentrante perché un conto è posizionare il tastatore e spostare il pezzo di decimi o centesimi, ben diverso è invece posizionarlo ad occhio al centro e poi verificare misurando spostamenti consistenti anche di qualche mm. A quel punto inizia la danza del apri una griffa opposta, chiudi l'altra e verifica, ri apri una e chiudi l'altra e verifica... finché non sei in posizione. Il tutto sperando sia ok rispetto alle altre due griffe. Decisamente scomodo e per 50€ conviene prendere un mandrino autocentrante.
Non che sia indispensabile il 4griffe eh, fino ad ora ho usato quello a tre in un modo o nell'altro, ma ormai che ci sono....
Si chiaro che per 50 euro ti eviti perdite di tempo, non pensavo servisse così di frequente, e a proposito, parto già con le domande :lol2: , si trovano menabrida per questi tornietti?
Non è fondamentale, fino ad ora ho fatto con quello classico a 3 griffe, diciamo che non è il primo acquisto che consiglierei, ci sono cose ben più importanti prima. Manebrida non le ho nemmeno mai cercate, probabilmente si trovano anche, guardando un po' online tutti gli "accessori" che esistono per torni grandi, si trovano anche per questi più piccoli, bisogna solo fare attenzione alla eventuale scelta per la compatibilità.
Vrs ha scritto:
dom nov 28, 2021 9:15 pm
Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 12:46 am
Per le domande, non c'è nessun problema, anzi potrebbero essere spunti interessanti anche per migliorare gli upgrade eventualmente o addirittura semplificarli. Tieni sempre presente però, che non sono esperto in merito, quindi in alcuni frangenti vado a tentativi.
Come dicevo sarà uno dei miei futuri acquisti, quindi di curiosità ne ho veramente molte riguardo a queste macchine, percui :pernacchio: :

Dalle foto mi pare chiaro, guardando i trucioli che ci lavori un pò di tutto, Ma:
1) Quanto tempo è durato prima di ridurre cosi la cinghia?
1.5) A parte le modifiche già descritte e le future, hai dovuto effettuare altri interventi nel tempo?
2) Quanto è affidabile quella cascata di ingranaggi in plastica ? (problema aggirato con la modifica)
3) Su un comunissimo acciao C40 quale sarebbe la profondità di passata massima che ti fideresti a dare senza mandare in crisi il tornietto?
4) Tutto il carrello porta utensile è sufficientemente rigido? chiedo perchè ho visto persone sacrificare la rotazione della slitta perdendo cosi la possibilità di lavorazioni coniche pur di irrigidire il tutto.
4.5) A livello di finitura com'è?
4.75) Secondo te riuscirebbe ad effettuare un godronatura? (sempre su acciai dolci)
5) A livello di tolleranze fra i vari organi la ritieni una macchina dignitosa? oltre al carrello P.T intendo anche, se non sopratutto, il mandrino e i suoi cuscinetti (5.5 hanno un/dei registro/i ?) ecc
6) Appunto parlando di cuscinetti, dal momento che sono a secco, risentono lavorazioni "impegnative" proprio a livello di dilatazioni?

extra:
7) Nelle foto non si vede, do per scontato che non utilizzi la contropunta fissa che si vede nella prima immagine dimostrativa, che suppongo sia anche la sua originale sbaglio?
1- Non so da quanto lo ho, credo da un annetto e mezzo, la cinghia è un po' sfigata, nel senso che è piccola, in nylon e...cinese (con tutto il rispetto, ma alcune cose come questa cinghia, sono proprio di qualità scarsa). Per logorarla così, in realtà, bastano poche passate "cattive" su materiali duri dove va sotto sforzo il mandrino, magari addirittura si blocca e la cinghia comincia a scavalcare qualche dente. Altra situazione tipica dove si rovinano i denti della cinghia, è quando si usa l'avanzamento automatico. Purtroppo non avendo una misura si va ad occhio e se non si è veloci a fermare l'avanzamento quando l'utensile è arrivato a fine passata, il motore va sotto sforzo ed il mandrino si blocca...la cinghia scavalca e qualche dente prima o poi se ne va. Se ci si ferma prima si vede il segno sul pezzo dove si è fermato l'avanzamento e dove è stato fatto manualmente. Almeno a me succede così, non escludo che sia un problema mio dovuto alla inesperienza.

1.5- Più che di modifiche, se ci si accontenta, il tornio ha bisogno di manutenzione e qualche cura preliminare appena arriva a casa. Il mandrino ruotava fuori centro di quasi 1decimo, sono riuscito ad arrivare a 2 centesimi a forza di prove. La contropunta era completamente fuori centro rispetto al mandrino e i lardoni del carro vanno regolati spesso.

2- Fino ad ora nessunissimo problema, era dubbioso tanto da valutare l'acquisto di un kit di ingranaggi da subito, poi ho capito che le priorità erano altre ed ho sempre rimandato. Col senno di poi non mi porrei affatto il problema, ho fatto anche delle filettature senza fastidi.

3- Ho imparato che se lavoro su materiali duri, più che la durezza stessa del materiale, la discriminante per la profondità della passata è il diametro stesso del pezzo. Può sembrare una stupidata, ma lavorare un pezzo di 50mm di diametro in acciaio è meno complesso rispetto ad una barra di 6mm dello stesso materiale oppure di "ferro". Con un diametro abbastanza grande, l'utensile non viene "preso sotto" dalla rotazione anche si si affonda un po' troppo, sul piccolo diametro invece si nota bene oltre che sentire ad orecchio il rumore dello sforzo. In ogni caso non è questo un tornio per fare lavorazioni in serie o veloci, bisogna avere tempo e pazienza perchè può capitare di fare passate di qualche decimo, ma anche di 5 cent alla volta.

4- Confermo che praticamente l' 80% dei possessori rinuncia alla possibilità di fare lavorazioni coniche in modo rapido (si fa per dire vista la complessità per girare la slitta del carrino) pur di avere rigidità che si traduce in precisione di lavorazione e finitura migliore.

4.5- Non male, se ci si tiene una ultima passata da uno o due cent da fare con calma viene un ottimo lavoro

5- Meccanicamente, secondo me, è abbastanza pietoso. Eccezion fatta per i cuscinetti del mandrino che ho controllato in questi giorni e sono ancora ottimi, tutto il resto è da prendere per mano se si vuol lavorare bene. Come ho detto c'è, su tutti, un gioco di 1mm quasi abbondante sulla slitta del carrino, i lardoni sono dei semplici pezzi di lamiera tagliati e forati quando basta dargli una rettificata (anche a mano con carta vetrata ed in piano) per guadagnare stabilità, scorrevolezza e precisione. Ho notato ultimamente che le guide principali offrono una resistenza diversa quando muovo il carro: nella zona di maggior utilizzo, il carro è quasi lasco, più indietro invece faccio fatica a ruotare la manopola del movimento, ma mi riservo di controllare e registrare (per l'ennesima volta) tutto il carro prima di far diagnosi sicure.

6- Gli unici cuscinetti son quelli del mandrino che, per ora, non hanno segni di usura, come dicevo li ho controllati in questi giorni.

7- Non si vede la contropunta perchè la avevo già smontata. C'è e la uso abbastanza spesso, forse non quanto dovrei in realtà; ha una punta fissa che sostituirò con una rotante. Ho acquistato praticamente subito insieme alla torretta, il mandrino per montare le punte e quindi forare facendo prima il foro con una punta da centro.
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Sgualfone » lun nov 29, 2021 1:18 am

Ho lavorato per qualche anno con il tornio... circa 10... ma se non è un problema di spazio mi chiedo quando è costato quel tornio?
Cmq come viene bloccato il carrellino? In molti macchinari per aumentare la precisione del carrellino si usa mettere una spina (non a piantaggio) che quando il carrellino è a 0° lo mantiene allineato, più rigido e preciso.
Per quanto riguarda il collegamento tra motore e mandrino ci va la cinghia perchè in caso di problemi non distruggi tutto il macchinario... male che vada salta la cinghia... in meccanica c'è sempre, come nei circuiti elettrici, un punto sacrificabile per salvaguardare tutto il resto e la cinghia è quel punto... se il motore è abbastanza forte puoi doppiare le cinghie mettendo 2 pulegge in serie.
Quando scrivi che su diametri piccoli il tornio prende sotto esattamente cosa intendi?... mi incuriosisce molto di solito dipende dall'allineamento con il filo di taglio dell'utensile con il centro del pezzo (di rotazione della macchina), molto fa anche l'affilatura dell'utensile.... caratterialmente hanno più angoli di taglio ed in base al materiale questi angoli cambiano a volte anche passando da angoli ti taglio positivi a negativi etcc...
Molto fanno i giri motore in relazione al diametro del pezzo da tornire... ma vabbè oltre le formule c'è un mondo...
Per finire un tornitore esperto (quale non sono io sul manuale) riesce quasi a non far notare lo stacco tra l'avanzamento automatico ed il manuale ma per ogni istante che l'utensile rimane fermo in un punto si genera più calore e se l'utensile "rifiuta materiale" rimanendo fermo riesce a recuperare il rifiuto ed anche se si trattasse di centesimi all'occhio si vede e all'unghia si sente... ma come ti ho scritto, anche quelli davvero bravi non ci possono molto, imparano a mantenere il movimento del carro mentre sganciano l'avanzamento automatico... le gole, se non si necessita di uno spigolo (che crea rottura) di solito aiutano a mascherare tutto a fine lavoro...
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » lun nov 29, 2021 8:59 am

La scelta di un tornio del genere è stata dettata da più fattori (non necessariamente nell'ordine in cui li scrivo):
- economico, per un qualcosa di serio ci vogliono due millini, per un usato, inutile girarci attorno. Questo lo si trova dai 550 ai 750 in base alla grandezza. Già restando sulle stesse dimensioni, ma volendo un motore brushless, si superano i 1000€;
- spazio, questo tornietto è veramente compatto (e ciò si porta dietro anche delle controindicazioni), ho costruito un banchetto per lui dove lavoro e ripongo tutti i suoi utensili ed accessori, con uno da pavimento sarebbe impensabile fare altrettanto;
- totale mancanza di esperienza, non volevo spendere troppo per un oggetto che poi non avrei usato perché non in grado di farlo. È "andata bene" e mi sono pure stupito di quanto in realtà lo uso, davvero non pensavo.
In ogni caso, spazio a parte che non ho, credo che ne comprerei un altro così, magari un po'più curato nel montaggio, ma queste dimensioni mi vanno bene.

Quando dico che "l'utensile prende sotto" intendo proprio che a causa delle tolleranze di costruzione non si può essere precisissimi nell'allineamento. Ho comprato appositamente la torretta con i porta utensili regolabili per poter registrare al meglio l'allineamento tra utensile e centro mandrino, ma se poi durante il taglio la slitta flette non posso fare nulla in questo senso, se non affondare meno con il taglio.

Ecco, una cosa che non mi è ben chiara è il tipo di tagliente da usare in base alla lavorazione, online si trova molto, pure troppo e non riesco a capire.
Se ti va di spiegare un po' la differenza te ne sarei molto grato :D

Grazie
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Sgualfone » lun nov 29, 2021 9:26 am

Sul tipo di tagliente il mondo è immenso però io utilizzavo macchine a cnc quindi 99% di utensili in materiali compositi (inserti) e non la classica barretta di hss (acciaio super rapido) quindi non ho manualità per saperti spiegare come andrebbe affilato un utensile mi spiace :(
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Teobecks » lun nov 29, 2021 9:45 am

In realtà ho detto una (delle tante :lol: ) inesattezza, con la torretta porta utensile ho preso gli utensili con gli inserti, non ho mai avuto gli inserti "classici" che si usano in questi tornietti.

Per capirci questi:

https://www.amazon.it/EsportsMJJ-Suppor ... 6217&psc=1
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Sgualfone » lun nov 29, 2021 10:03 am

Questo è interessante...
Qui si va sui manuali dei produttori di inserti dove si trovano gli angoli di taglio ed i dati per calcore numero di giri ed avanzamento... considerà però che gli inserti generalmente si scheggiano facilmente, al contrario delle barre in hss che al massimo si bruciano, perdendo la loro utilità e non gradiscono molto il tornio manuale :D ... non che non si usino però risultano più delicati.
Sul tornio manuale si impara con il tempo ad valutare il trucciolo che esce dalla lavorazione perchè lui ci dice molte cose... se ha i bordi frastagliati ha un significato, se si fa il "filo" e quindi si arrotola sul pezzo significa altro, il colore fel trucciolo è molto importante perchè una buona lavorazione non scalda ne il pezzo ne l'utensile ma è proprio il trucciolo a dissipare il calore.
Quanto sopra però si impara meglio con utensili affilati a mano questo perchè gli inserti di solito sono ottimizzati per un determinato carico di lavoro quindi utilizzandoli su quel tipo di torni non potendoti permettere gli avanzamenti che loro vorrebbero per formare il trucciolo nel modo corretto e romperlo nel modo previsto, non lavorano come dovrebbero spesso rendendo ancora più difficile la lavorazione.
Io non ho idea di quanto carico sia capace quella macchina, considera che con l'inserto "quadrato" noi si caricava passate nell'ordine dei 3mm sul raggio con avanzamenti di tutto rispetto e truccioli che sembravano proiettili :D ... nelle forature profonde di grosso diametro se la macchina non ha la forza di spingere le punte a doppio inserto non riescono a spingere fuori i truccioli e non tengono la misura...
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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da lo_zarro » lun nov 29, 2021 11:25 am

Grande Teo, fantastico topic!

Io ho tra gli osservati la versione da 750W con motore BL, che sicuramente è un cugino della tua versione "classica".
Sono tutti torni della SIEG rimarchiati dai vari produttori, tra cui Fervi che ha il bellissimo vizio di rimarchiare roba cinese, verniciarla di blu e venderla al triplo del prezzo! :D

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da Vrs » mer dic 01, 2021 1:13 am

Teobecks ha scritto:
dom nov 28, 2021 11:23 pm
Il motore della madrevite è un passo-passo da 2Nm se ricordo bene e da quanto dicono è più che sufficiente per l'applicazione

1- Non so da quanto lo ho, credo da un annetto e mezzo, la cinghia è un po' sfigata, nel senso che è piccola, in nylon e...cinese (con tutto il rispetto, ma alcune cose come questa cinghia, sono proprio di qualità scarsa). Per logorarla così, in realtà, bastano poche passate "cattive" su materiali duri dove va sotto sforzo il mandrino, magari addirittura si blocca e la cinghia comincia a scavalcare qualche dente. Altra situazione tipica dove si rovinano i denti della cinghia, è quando si usa l'avanzamento automatico. Purtroppo non avendo una misura si va ad occhio e se non si è veloci a fermare l'avanzamento quando l'utensile è arrivato a fine passata, il motore va sotto sforzo ed il mandrino si blocca...la cinghia scavalca e qualche dente prima o poi se ne va. Se ci si ferma prima si vede il segno sul pezzo dove si è fermato l'avanzamento e dove è stato fatto manualmente. Almeno a me succede così, non escludo che sia un problema mio dovuto alla inesperienza.

1.5- Più che di modifiche, se ci si accontenta, il tornio ha bisogno di manutenzione e qualche cura preliminare appena arriva a casa. Il mandrino ruotava fuori centro di quasi 1decimo, sono riuscito ad arrivare a 2 centesimi a forza di prove. La contropunta era completamente fuori centro rispetto al mandrino e i lardoni del carro vanno regolati spesso.

2- Fino ad ora nessunissimo problema, era dubbioso tanto da valutare l'acquisto di un kit di ingranaggi da subito, poi ho capito che le priorità erano altre ed ho sempre rimandato. Col senno di poi non mi porrei affatto il problema, ho fatto anche delle filettature senza fastidi.

3- Ho imparato che se lavoro su materiali duri, più che la durezza stessa del materiale, la discriminante per la profondità della passata è il diametro stesso del pezzo. Può sembrare una stupidata, ma lavorare un pezzo di 50mm di diametro in acciaio è meno complesso rispetto ad una barra di 6mm dello stesso materiale oppure di "ferro". Con un diametro abbastanza grande, l'utensile non viene "preso sotto" dalla rotazione anche si si affonda un po' troppo, sul piccolo diametro invece si nota bene oltre che sentire ad orecchio il rumore dello sforzo. In ogni caso non è questo un tornio per fare lavorazioni in serie o veloci, bisogna avere tempo e pazienza perchè può capitare di fare passate di qualche decimo, ma anche di 5 cent alla volta.

4- Confermo che praticamente l' 80% dei possessori rinuncia alla possibilità di fare lavorazioni coniche in modo rapido (si fa per dire vista la complessità per girare la slitta del carrino) pur di avere rigidità che si traduce in precisione di lavorazione e finitura migliore.

4.5- Non male, se ci si tiene una ultima passata da uno o due cent da fare con calma viene un ottimo lavoro

5- Meccanicamente, secondo me, è abbastanza pietoso. Eccezion fatta per i cuscinetti del mandrino che ho controllato in questi giorni e sono ancora ottimi, tutto il resto è da prendere per mano se si vuol lavorare bene. Come ho detto c'è, su tutti, un gioco di 1mm quasi abbondante sulla slitta del carrino, i lardoni sono dei semplici pezzi di lamiera tagliati e forati quando basta dargli una rettificata (anche a mano con carta vetrata ed in piano) per guadagnare stabilità, scorrevolezza e precisione. Ho notato ultimamente che le guide principali offrono una resistenza diversa quando muovo il carro: nella zona di maggior utilizzo, il carro è quasi lasco, più indietro invece faccio fatica a ruotare la manopola del movimento, ma mi riservo di controllare e registrare (per l'ennesima volta) tutto il carro prima di far diagnosi sicure.

6- Gli unici cuscinetti son quelli del mandrino che, per ora, non hanno segni di usura, come dicevo li ho controllati in questi giorni.

7- Non si vede la contropunta perchè la avevo già smontata. C'è e la uso abbastanza spesso, forse non quanto dovrei in realtà; ha una punta fissa che sostituirò con una rotante. Ho acquistato praticamente subito insieme alla torretta, il mandrino per montare le punte e quindi forare facendo prima il foro con una punta da centro.
Grazie per le innumerevoli risposte, insomma alla fine ce lo si fa andare bene, anche io condivido i fattori che ti hanno portato alla scelta di questo tipo di macchine, mi son dato un occhio in giro, e in effetti per torni decenti servono bei soldi, poi intorno al millino quelli degli anni 60/70 da sistemare si trovano, cosa che mi farei anche volentieri ma tutti ovviamente SENZA trasporto, che non è cosa da ridere considerando che spesso parliamo di macchine sopra i 1500kg e già a casa mia non li trasporterebbe nessuno ad esempio (abito isolato).

Se si da un occhio poi ai vari produttodi di queste macchine da banco, son tutti di produzione cinese rimarchiati, ad esempio guardando in casa Damatomacchine, (che hanno anche sede dalle mie parti) assemblano in italia, ma le parti sono commissionate in asia, ovviamente con precisi standard qualitativi per carità, ma ciò a dimostrare che anche spendendo 3/4000 sul nuovo, cifre folli per un privato/hobbysta, uno alla fine non si porterebbe a casa un prodotto made in italy nel vero senso del termine.

Quindi a conti fatti queste macchine non sono malvage, anche se un fuori asse di 1 decimo sul mandrino... va bhe ci si attrezza.

Stavo anche pensado, salvo giustamente il discorso su preservare la meccanica, che in origine con la giusta tensionatura si pottrebbe montare tranquillamente una cinghia polyV per comandare il mandrino invece della cinghia sincrona, tanto poi gli avanzamenti vanno a cascata sul mandrino stesso, quindi anche slittasse non sarebbe un prolema e non mangerebbe i denti...va bhe scelte del produttore.

invece per il nuovo sistema di avanzamenti "digitali" mi sfugge la potenza espressa in Nm.. almeno senza una relazione a qualcos'altro..tipo giri al minuto ecc, ma qui in effetti pecco io :lol2:

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Re: Vita di un Mini Lathe cinese

Messaggio da dip » mer dic 01, 2021 9:52 pm

Non ho ben chiaro il concetto di avanzamento comandato da un motore stepper.
Anzi, mi è chiaro.
Funziona così la macchina CNC da 150 milioni di lire acquista 25 anni fa da amici quando aprirono l'officina di lavorazione conto terzi.

Non mi è chiaro come un kit basato su componenti hobbistici installato su una macchina economica possa essere più affidabile o preciso di un avanzamento meccanico, anche se realizzato con meccanismi in plastica.


Carburatori forever!
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Ora che so di non sapere, sto imparando ad imparare

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