Post provocatorio/polemico

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Wright
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Re: Post provocatorio/polemico

Messaggio da Wright » ven giu 11, 2021 2:45 pm

Diciamo che di problemi ne ho tanti, ben peggiori di questo :lol:
Scherzi a parte, il punto su cui volevo porre l'attenzione è il seguente. Per quanto ci siano migliaia di morti al giorno (e questo potrebbe valere altri discorsi, lasciamoli al momento a parte), nel mondo succedono milioni di cose ogni giorno. Dalla politica, alle canzoni della Lamborghini (anche se continuo a preferire le auto che faceva il nonno), allo sport, alla lite del vicinato... mille cose. E in mezzo a queste mille cose, giornalisti e organi di informazione scelgono dal mazzo qualcosa da proporre a chi vuol essere passivamente informato. Per l'informazione attiva sappiamo che esistono fonti e metodi diversificati, più o meo attendibili, dalla pettegola del paese al sito più o meno specializzato e/o complottista.

In mezzo a questa pletora di spunti, noto che statisticamente una quota importante dei suddetti giornalisti ritiene utile e importante (oltre che redditizio, sono sempre aziende) informare tutti di quando, durante un fenomeno di effrazione in casa, piuttosto che di rapina (es quanto successo recentemente ad Alba in una gioielleria) il privato che si difende, al punto di ferire o (purtroppo) togliere la vita agli aggressori debba essere portato alla ribalta, spesso (ma sarò sicuramente malpensante io) col metamessaggio più o meno velato che l'aggredito che si è difeso è manchevole rispetto all'aggressore.

Quando invece l'aggressore riesce nel suo scopo (vedi il caso citato nell'articolo citato qui)... silenzio. O quasi... come se ricadesse nella normalità. "sai caro, oggi c'era la passata di pomodoro in offerta, ne ho presa un po'. Ah, e hanno ammazzato il vicino. Però ti ho trovato la birra che ti piace..."

Sarà che è capitato "vicino" a casa mia, sarà che vivo anche io in un'abitazione isolata, consapevole di essere esposto a rischi non diversi, ma a me il fatto che una persona vada a dormire tranquilla a casa sua, in pace col mondo, e poi venga svegliato di notte per prendersi un proiettile in pancia, e il tutto venga archiviato con un "può capitare, capita, è capitato" fa girare i cabbasisi, ancor di più in relazione a quanto accade a parti invertite.
Più arrosticini e meno pippe mentali per tutti!
E comunque se qui c'è uno stronzo, quello sono io, e basta. Parola di Gippé

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Re: Post provocatorio/polemico

Messaggio da ^Juza^ » ven giu 11, 2021 3:23 pm

Mi sono assentato e provo a rispondere un pò sul pezzo ..anche dei quote...
io ho specificato virgolettando ... che è normale che la logica sia che chi "offende" solitamente è una fetta della popolazione minore rispetto alla controparte "offesa" ... di conseguenza viene da se il corso "normale" della dinamica .. cittadino-ladro; questa dinamica non fa troppo scalpore..(tranne casi efferati ) perché appunto è un percorso "logico"

Discorso contrario ....il cittadino ferisce il ladro ...la dinamica è ribaltata... quindi di per se fuori dallo schema.
Se la inserisci in un contesto con cui la giustizia non funziona... ecco che la notizia fa più scalpore perché crea solidarietà/consenso/indignazione/turbamento.
In linea di principio ..non dovrebbe esserci un cittadino che si fa giustizia da solo, perché non dovrebbe esserci un ladro in casa sua, perché ci dovrebbe essere una fdo che garantisce la sicurezza grazie ad una giustizia che funziona... Se questa catena logica non esiste...ecco che la notizia viene data per far parlare ( con gli scopi di redazione e partitismo del caso)

In merito al discorso media.... personalmente trovo assurdo il concetto ... si fa vedere quello che la gente vuole vedere...credo invece sia doveroso volere che tutta l'informazione sia volta al meglio , al miglioramento e no all'abbassamento del livello di istruzione ella popolazione e delle fasce più deboli.
Altrimenti .. Maria De Filippi per tutti ...l'esempio più becero di mafia disponibile sulla tv italiana..e vederla 24/7 ...non fa che creare assuefazione ad un modello pessimo

Racconto un aneddoto personale:
scuola media, secondo e terzo anno ... professoressa "anziana" (per noi ingenui) di italiano, storia e latino ...ci costringeva a prendere appunti sul telegiornale del giorno prima e poi ci chiedeva sommariamente le notizie.
Io tutte le sere quadernino alla mano ..prendevo qualcosa che potesse esser un appunto sensato ..di cose che non capivo totalmente.
Bhe la odiavo....tanto quanto ora la ringrazio per aver fatto capire l'importanza di sapere, seguire le cose che ti circondano ..che vengono diffuse da un organo di informazione "importante" ... che deve arrivare a tutti .. e che ora mi fa dire...ma che dolce prepuzio umano di servizio è sul singolo di Elettra Lamborghini????!!
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Re: Post provocatorio/polemico

Messaggio da dip » sab giu 12, 2021 10:14 am

Wright ha scritto:...quindi se non in linea chiudete/archiviate pure.

Solo io ho l'impressione che questa notizia abbia generato molto meno clamore di quando a lasciarci le penne non è il padrone di casa? :roll:
Tornando all'inizio del post,sono concorde sul fatto che un morto ammazzato onesto in casa sua non fa notizia.

E sono contento di ciò!

Spiego:
Questi avvenimenti creano emozioni forti nella gente, paura e rabbia.
Entrambe non fanno bene.
La paura porta a non vivere tranquillamente, la rabbia porta a comportamenti anche aggressivi.

In base al mio pensiero, anche quando il morto ammazzato è il delinquente la notizia non dovrebbe essere diffusa platealmente.

Il rischio è di stimolare il popolo , e qualcuno si potrebbe credere sceriffo del Far West.
In entrambi i casi!

(Poi sul fatto che i giornalisti scrivano solo quello che vende li rende delle "brutte persone" penso di essere in linea con tutti )


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Re: Post provocatorio/polemico

Messaggio da r----y » dom giu 13, 2021 9:12 am

Dico la mia: ricordiamoci che, nonostante “tutto”, apparteniamo sempre al mondo animale.
La paura (ma anche la rabbia) sono emozioni che in talune situazioni ci possono aiutare a portare a casa la pelle.
O, magari nella vita di tutti i giorni, ad evitare:
luoghi,
orari,
comportamenti,
ed incontrare nostri simili…ma, predatori, che non gliene frega nulla di “vivere tranquillamente”.

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Re: Post provocatorio/polemico

Messaggio da skywalker67 » dom giu 13, 2021 6:57 pm

Non ... sarò breve, quindi chi vuole leggere si metta a sedere con una birra in mano, chi non ha voglia di leggere passi oltre.

Iniziamo con il distinguere due concetti, ben definiti in ambito legale, ma che spesso il sentire comune confonde bellamente, un po' per ignoranza, un po' per convenienza.
Una cosa è la difesa della propria persona, quella dei propri cari e quella dei propri beni (si, è lecita anche questa, anche se alcune ideologie vorrebbero negarlo), intesa come respingimento di un'ingiusta aggressione nell'immediatezza di quest'ultima.
Un'altra cosa è la giustizia, intesa come amministrazione di tutte quelle regole che servono a garantire la civile convivenza degli esseri umani.
Quest'ultima, che sia ben chiaro, è di esclusiva competenza degli organi preposti (potere giudiziario dello stato), i quali si avvalgono degli organi di polizia come braccio esecutivo. Non compete ai singoli cittadini o a gruppi di essi, anche se a certe fazioni politiche i processi mediatici o di piazza piacciono tanto ... forse perchè sono facili da pilotare.
Ma non è di questa che intendo parlare, parliamo invece della difesa della persona.

Fin dalla notte dei tempi le persone si dividono in due grandi gruppi: quello che non vuole occuparsi della propria difesa ma preferisce (a volte pretende) che sia un organismo dello stato ad occuparsi di ciò, e quello che non intende delegare ad alcuno tale compito, volendo occuparsene in prima persona.
Sia ben chiaro, non trovo alcunchè di sbagliato in entrambi i modi di pensare, ciascuno è lecito e valido, purchè di entrambi si conoscano e si accettino i limiti, i difetti e gli oneri.

Chi decide di non volersi occupare della propria difesa (o di quella dei propri cari o dei propri beni) compie una scelta coraggiosa, delegando ad altri tale compito; deve però essere conscio che, a meno di assumere una guardia del corpo h24, affidarsi alle forze di polizia per garantire la propria sicurezza significa nella migliore delle ipotesi ritardi di intervento (a questo proposito, per chi è in grado di capirlo, gli americani hanno coniato un gioco di parole veramente calzante "when in trouble do you dial 911 or pull a 911?"). A mio modo di vedere, se si accetta di delegare ad altri la propria sicurezza, non ci si può poi lamentare se l'ente delegato non è sempre ovunque onnipresente a garantirla, perchè i limiti di questo sistema sono ovvii e ben evidenti.

Chi invece decide di non delegare ad alcuno la propria sicurezza compie una scelta attiva e faticosa: si preparerà a reagire in caso di bisogno.
Però (c'è sempre un però) questo non deve significare assenza di regole o di addestramento.
Chi sceglie volontariamente di detenere un'arma per provvedere autonomamente alla propria sicurezza deve (a mio modo di vedere) necessariamente conoscere bene tutte le leggi/regole che ne autorizzano o negano l'uso, e deve avere padronanza di utilizzo dell'arma, quindi dev'essere disposto ad imparare ad usarla e ad esercitarsi con frequenza nel suo uso, perchè prendere la patente di guida a 18 anni e poi mettere l'auto in garage per anni fino al giorno in cui bisogna andare di corsa da qualche parte è il metodo più sicuro per causare un incidente.
Chi compie questa scelta deve essere inoltre preparato a subire le conseguenze di un suo errore di valutazione durante l'esercizio del suo diritto a difendersi.

Ora, io non ho alcuna pretesa di obbligare chicchessia a decidere da che parte stare, a quale dei due gruppi scegliere di appartenere, ma mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto, che a ciascuno fosse data libertà di scegliere quale filosofia abbracciare, senza che per questo si debba essere etichettati in un modo od in un altro, o gli vengano frapposti tali e tanti ostacoli da farlo desistere: libera scelta e libera accettazione delle regole che tale scelta comporta. E che ognuno decida in proprio quale debba essere il suo destino.
Putroppo ai nostri giorni c'è chi sostiene che dal momento che esiste la polizia non deve essere permesso il possesso privato di armi da fuoco, perchè è la polizia ad avere il compito di garantire la sicurezza (cosa che non è stabilita da nessuna legge), e c'è chi sostiene che per difendersi dev'essere tutto lecito.

In tutto questo il cosiddetto "giornalismo" ci sguazza: chi decide di esercitare autonomamente il proprio diritto alla difesa viene etichettato come "sceriffo", "pistolero" o peggio "giustiziere" (dimostrando grande ignoranza o grande vigliaccheria nel voler confondere due concetti distanti tra loro), i malviventi periti in un tentativo fallito di rapina vengono spesso dipinti come vittime di un esaltato, le vittime di una rapina finita in tragedia vengono dipinte quasi come "l'inevitabile quotidiano", i rapinatori omicidi quasi come lavorarori nell'esercizio del proprio mestiere ("se la vittima non si fosse ribellata probabilmente sarebbe ancora viva" e scempiaggini consimili).
Il giornalismo, quello vero, in Italia purtroppo è morto, defunto e sepolto più di 30 anni fa.
Il "giornalismo" di oggi non riporta la cronaca, il fatto, quello che neppure il padreterno può negare sia avvenuto (se un vaso cade e si rompe, neppure Dio può dire che non si è rotto, al massimo può riportare indietro il tempo e far sì che non si rompa più), non viene più riportato nella sua intera verità.
I "giornalisti" di oggi, che in quanto a mestiere non hanno nulla da invidiare a chi vende il proprio corpo per soldi (loro vendono la loro penna, il loro cervello), si limitano a raccontare quella parte della cronaca che si accorda all'ideologia che vogliono sostenere, sottacendo quella parte di verità che invece contrasterebbe, fornendo così la loro od altrui opinione preconfezionata, e spacciandola per cronaca, quando non si spingono addirittura a spacciare il falso per vero.

Ora, io non mi reputo una persona particolarmente intelligente, penso di essere nella media, magari un poco sotto, ma di una cosa sono profondamente certo: di sapermi fare un'opinione personale se mi viene fornita la cronaca nuda, cruda ed intera, dei fatti.
Non ho bisogno che qualcun altro pensi per me o mi dica cosa devo pensare.

Per finire, lascio a chi ne avrà voglia, uno spunto di riflessione: il famoso scrittore di fantascienza Robert A. Henlein (casualmente ingegnere aeronautico ... :lol: ) una volta disse: "“An armed society is a polite society. Manners are good when one may have to back up his acts with his life.”.
"Now I'm leaving my worries behind / Feel the freedom of body and mind / I'm starting my journey, I'm drifting away with the wind, I go."

"I'm a cowboy / on a steel horse I ride / I'm wanted /Dead or Alive!"

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