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ognuno ha la sua frequenza di rottura di....

yoda ha scritto:Presa la moto oggi per venire a Roma...credo di poter dire sia la miglior modifica fatta ad oggi, anche più della rimappatura. Ha donato alla moto quella giocosità che ricordavo dalla Duke 690. Ed è assolutamente ancora comodo pure per i trasferimenti autostradali. Last, but absolutely not least, sembra(sottolineo SEMBRA) mi abbia risolto i formicolii alle mani e l'indolenzimento ai miei poveri polsi.

Angoli di polsi e gomiti, pieghe delle braccia, altezze ecc cambiano tantissimo la percezione e il comfort su un mezzo,
Tanto meglio che la modifica sia stata più che in positivo.

Per la "giocosità" la posizione e le dimensioni del manubrio fanno la differenza.

Per la "vecchiaia" e il confort ( ma anche per il feeling!) le posizioni delle impugnature e delle leve, considerato anche e soprattutto le angolazioni, sono da regolare "ad personam".
L'unica moto col manubrio fatto di serie su misura per me è stata la AF1 Aprilia.
Per il resto ho sempre dovuto regolare le posizioni del manubrio ( ruotandolo) e delle leve.

Ho ancora un Tommaselli da cross piega alta che ho spostato sulle varie vecchie enduro...

Probabilmente quando hai sostituito il manubrio hai regolato le posizioni basandoti sulle sensazioni delle mani.
Se non ho capito male questo è più basso e più avanzato, in teoria sei più caricato sulle mani e sui polsi.


Carburatori forever!

Per Pike... ASSOLUTAMENTE. Avevo già fatto un esperimento col manubrio di serie, togliendo i contrappesi originali (pesanti) e mettendone 2 in ergal... e il risultato era stato già incoraggiante, proprio a dimostrare che non sempre la riduzione delle vibrazioni, o della loro frequenza sia la soluzione, ma che può esserlo anche un aumento della frequenza.

X Dip... considera che regolo SEMPRE manubrio e leve secondo i miei gusti... questo manubrio ha la caratteristica di tenere lato ulnare(mignolo) e radiale(pollice) della mano allineati mentre, il manubrio di serie, e tutti quelli tradizionali, scaricano il peso più sul lato ulnare(mignolo)... ed io ho dall'incidente con la Hornet una nevralgia dell'ulnare con cui combatto.


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Yoda, essendo tu di mestiere, pensi che il miglioramento della tua condizione, mentre sei alla guida, sia dovuto più alle vibrazioni a frequenza diversa piuttosto che alla posizione diversa ( allineata) della mano?
Chiedo perché ogni tanto un leggero formicolio lo sento anch'io.


Carburatori forever!

Allora, il formicolio che mi faceva addormentare le dita sicuramente dall'alleggerimento dei contrappesi, perché avevo già avvertito un netto miglioramento col manubrio di serie, il dolore alla mano e al polso assolutamente dal manubrio nuovo perché con quello di serie permaneva anche coi contrappesi leggeri.

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La Mt09 con manubrio originale si conferma l'ennesima jap con manubrio fin troppo "chiuso" alle estremità?

Ok che quello della SV non fa testo (assurdo, neanche sulle bici da città si usano pieghe manubrio così), ma con il manubrio originale avevo anche io problemi di pressione all'esterno del palmo, posizione di polso e gomito tali da provocarmi dolori dopo alcune decine di minuti di strada.
Le vibrazioni invece è una cosa che sinceramente non ho mai sofferto più di tanto (e per fortuna direi).

Ho portato ieri la moto in officina per la questione del sensore della pressione dell'olio che dà false letture.

Hanno fatto, su richiesta di un ispettore yamaha, tutte le prove possibili per escludere problemi di pressione dell'olio reali nel motore. Hanno montato apposito strumento di misurazione della pressione, e confrontato i valori con quelli prescritti dalla casa a certi precisi numeri di giri, ed era tutto assolutamente in regola.
Le prove le hanno fatte dopo aver svuotato il motore dall'olio(per altro appena messo al tagliando 10 giorni fa) e mettendo prima un semi-sintetico(olio prescritto dalla casa) e successivamente rimettendo il full synth.
Il verdetto finale, inevitabilmente, porta ad un malfunzionamento del sensore che, dopo consenso definitivo dell'ispettore, immagino mi verrà sostituito.

Giustamente ci sono delle procedure.
Il pericolo nel caso specifico è una anomalia della pompa olio.
Capisco che prima di cambiare il sensore si verifichi il corretto funzionamento del circuito di lubrificazione.


Carburatori forever!

Credo sia costato di più la serie di test che il cambio di sensore...

pike ha scritto:Credo sia costato di più la serie di test che il cambio di sensore...

Sono sicuramente d'accordo con te, ma credo che in questi casi A loro serva fare queste verifiche anche per fare scuola, esperienza, avere un precedente, Insomma come lo vogliamo chiamare ma il concetto è quello

Infatti mi è stato spiegato che tutta questa puntigliosità è dovuta al fatto che, su questo modello, è il primissimo, e ad oggi unico caso, di problema al sensore della pressione dell'olio. E, nell'ipotesi che possa verificarsi su altri esemplari, devono avere uno storico preciso del problema e di come risolverlo. In pratica la mia MT è il paziente zero per questo caso.

Io avrei usato il termine "case history".
I test sono serviti per scongiurare il pericolo di un cambio motore (plauso a Yamaha per averli chiesti, visto che non sono gratis) per insufficiente pressione. I cambi d'olio sono serviti per comparare i dati tra i due casi conosciuti (olio inserito dall'officina, olio a specifica standard, variazioni).

A fronte di questo "ok, tutto come previsto"... Dal seriale della moto al lotto dei sensori. E se capita abbastanza spesso, bollettino.

yoda ha scritto: ↑

ven apr 08, 2022 2:07 pm

In pratica la mia MT è il paziente zero per questo caso.

più o meno...

Ok, sto cercando di rimanere calmo.

Ieri mi è stato sostituito il sensore della pressione dell'olio, dopo che(come già scritto) erano stati fatti sia i test diagnostici elettronici(negativi) che quelli meccanici(negativi anche quelli). Risultato: la segnalazione di errore è rimasta!!!

Ora, c'è una curiosa vicinanza di tempistiche con la prima insorgenza del problema (martedì 15marzo), e un lavoro che ho fatto sulla moto domenica 6 (nei giorni in mezzo ho preso la moto due volte, ma in entrambi i casi, evidentemente, non ho fatto uno spegni-riaccendi il quadro di pochi istanti, necessario per far apparire la spia lampeggiante). Nello specifico ho fatto un collegamento per installare un pulsante di accensione ventola autonomo(cosa che ho fatto in tutte le mie ultime 3 moto). Anzi, per la precisione non ho fatto il lavoro, ma l'ho migliorato, in quanto prima la connessione era stata fatta un pò rozzamente solo con due mammuth(l'accesso al connettore delle ventola era da sotto il telaio, scomodo), e il 6 l'ho ottimizzata, dopo aver smontato serbatoio ed airbox, togliendo i mammuth, saldando a modo i fili e usando termorestringente per fare un lavoro pulito. Ovviamente non ho la certezza matematica che ci sia un nesso, anche perchè studiando gli schemi elettrici, non sembra esserci alcun nesso, ma la tempistica mi indirizza proprio li. E onestamente, più che smontare e constatare che visivamente sarà tutto a posto, non so che fare. E il meccanico Yamaha è stato molto chiaro: se smontano loro, e trovano che il problema deriva da qualcosa che ho fatto io, il lavoro me lo pago(giustamente, aggiungo).

A prescindere dalla complicatezza della cosa, se qualcuno particolarmente esperto di problematiche elettroniche ha da suggerirmi qualche dritta(o procedura di controllo) per evitare di smontare inutilmente mezza moto, sono tutto orecchi. All'occorrenza posso fornirvi a supporto tutti gli schemi elettrici del manuale da officina

Proviamo iniziando a guardare gli schemi, e come e dove hai collegato il pulsante ( che sarà un interruttore suppongo).


Carburatori forever!

Sento odore di un ritorno di massa capestro...

Il primo schema riguarda l'impianto in cui c'è il sensore di pressione, che ho segnato in rosso.

Il secondo quello dove c'è il sistema di raffreddamento. In rosso ho segnato il connettore del motorino della ventola. In pratica ho saldato sul positivo che proviene dal relè un positivo sotto chiave, azionato dall'interruttore. Se ti servono dettagli più grandi dimmelo che provvedo.
Ti mando in privato un link per scaricare il manuale da officina dal mio google drive. Lo schema con il sensore sta al paragrafo 8.31, quello con la ventola al 8.41. Sul manuale la versione SP come la mia è la MTN890D

Domanda banale, ma è giusto farla: hai verificato che servisse un positivo?
Io metto solitamente un diodo "contrario" sul filo che va verso la ECU in modo da non dare segnali anomali alla ECU stessa ed evitare di generare finti errori

Teo, citando il film Philadelphia, ripetimelo come se fossi un bambino di 3 anni . In elettrotecnica non sono fortissimo. In passato ho sempre fatto così, preso un positivo e alimentato il motore della ventola, tramite interruttore, in parallelo all'alimentazione fornita dal relè.

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Credo intenda dire che mette una "valvola di non ritorno" (il diodo permette il passaggio della corrente solo in un verso) sul filo che va verso la ECU, in modo che non le ritornino involontariamente segnali che potrebbero ingannarla.