Goodbye Patente.
Inviato: ven ott 04, 2019 12:26 pm
La mia fidanzata ed io stabiliamo l'ora e ci troviamo a casa mia, lei arriva in moto ma io ho voglia di guidare e le offro la sella della Zrx. Andiamo a Como, città di cacchina, ma l'unica che offra locali per bersi una birra decente. Dopo aver bevuto una birra e chiacchierato amorevolmente torniamo a casa. Di solito, la sera , faccio la strada anti sbirri, ma ho bevuto solo una birra mi dico e allora faccio la strada normale e passo per la napoleona.
Pessima idea.
La napoleona è deserta. La moto non è caldissima e non ho voglia di tirarla, arrivo alla curva in salita a 100, esco alla stessa velocità e piano piano accelero, arrivato in fondo vedo dei mimi con dei dildo luminosi, la municipale. Accosto tranquillo ma confuso. Ho i documenti, la moto è in ordine a parte che non ha le frecce davanti. Noto un treppiedi con una telecamera, è il laser. Fa il gentile il puffo. Fa il simpatico. Intanto che prendono nota dei documenti in loop parte la sequela dei mannaggia al principale sussurrati. Mi ritirerà la patente e mi dirà che devo al comune della città di cacchina 725 euro. Stiamo fermando solo quelli alti mi fa.
Io sono alto 1.70 ma forse per un puffo è tanto.
Mi fa vedere la foto, vedo la Zrx 1200S scura coi fari accesi, la foto è molto bella, e c'è scritto 98km/h in rosso. Posso fare di meglio, ho fatto di meglio, penso, ma non glielo dico. Mi dice che non può relegarmi in casa lasciandomi intendere che se ho voglia posso andare in giro senza patente. Mi dice che la comunicazione arriverà tra 15 giorni a casa, che la patente me la ridaranno tra un mese e che le tolgono 6 punti. Torno a casa dando il gas che avrei voluto dare, senza patente. Pure il giorno dopo sono senza patente, ma vado più piano. Pure il giorno successivo sono senza patente e vado piano, ho paura che mi butti per terra qualche stronzo e poi son numerosi prepuzi umani.
Prendo una decisione. Casa lavoro sono 9 km circa, comprerò una bicicletta e ci andrò così senza patente, senza targa, senza legge alcuna. Mi avete tolto la patente ma mi avete dato la libertà di delinquere. Lunedi vado all'uffico patenti della città di cacchina e scopro che è anche peggio di come potrebbe essere. C'è un computer e mille migliaia di fascicoli sparsi qua e la, tanto che non capisco chi sia l'impiegato e chi il malcapitato fino a che il malcapitato si alza e se ne va. Tutto è disordine privacy inesistente, tutti sentiamo gli articoli che hanno preso gli altri, l'impiegata, coprendo la foto apre un fascicolo di una ragazza e mostra ad un malcapitato come deve essere il certificato da portare. Sembra di essere al mercato. Prima di me c'è un ciccione con gli occhi di fuori, arriva un suo amico che gli dice che "Pi affeffo fuoi", no non è jovanotti, è senza mento. Senza mento non per modo di dire, ha un grosso labbro superiore che copre la bocca e forma una punta centrale, l'osso della mandibola non c'è. Immagino che razza di discorsi potrebbero intavolare i due e non riesco ad immaginare chi possa accompagnare una persona con una simile deformità, come fa una a limonarsi una simile schifezza? Penso che se io fossi nato così sarei cattivo, sarei un delinquente privo di scrupoli e odierei tutti, forse lui è così e la faccia del suo compare non fa presagire certo un tipo di persona per bene, è grosso oltre che grasso, ha degli avambracci grossi come i miei polpacci, chissà se sono amanti, e li mi fermo con la fantasia. Il mio turno è giunto, mostro il verbale di giovedì, l'impiegata con un forte accento campano mi dice che è presto, troppo presto, da loro la patente arriverà più avanti. Mi dice che mi arriverà una comunicazione, mi chiede se voglio un permesso per andare al lavoro, ma si dai lo voglio! Mi dice però che il tempo del permesso verrà aggiunto alla sospensione, ovvero se prendi un ora al giorno per 30 giorni, alla fine ti troverai con altre 30 ore da recuperare. No, io voglio la patente prima possibile, mi pulisco il kulo col permesso. Me ne vado ilare, mercoledì ritirerò la bici.
Mercoledì.
La bici è bella, mai avuto una bici così bella, la la forcella con le molle, i freni a disco e un cambio coi doppi comandi, la bici che avevo prima era un rampichino di 30 anni fa. La sella è stretta e dura, si pedala meglio. La porto a casa pedalando, non è che freni meglio dei freni a cerchio, si dovrà rodare, penso.
Giovedi.
Sveglia alle 07.30, colazione poca che sto ruttando ancora la lauta cena della sera (dato che sapevo che avrei bruciato tutto nei giorni successivi ho mangiato come se fosse l'ultimo giorno di vita). La mia fedele compagna è arrivata in bici anche lei e mi aspetta di fronte a casa, viaggeremo assieme. Io ho su dei pantaloncini da ciclista che avevo ai tempi dello spinning e una maglietta traspirante a maniche corte non ho pensato che è ottobre e ci sono 10 gradi. Mi scalderò pedalando, penso. Penso male. Le salite ok ma le discese devo frenare che se no congelo. Per sicurezza stiamo sul marciapiede, una fiesta esce da un cortile, inchiodo sgommando, mi fermo a un centimetro, passo oltre. La prontezza dei freni della bici, che bello! Svincoliamo tutto il traffico, facciamo la napoleona sul marciapiede che è una buca unica a circa 30km/h. Arriviamo in negozio dopo 27 minuti, troppo presto. Poco meno di 8 km. I primi giorni li farò con una andata e un ritorno, i successivi ho in mente di fare anche la pausa pranzo, quindi 32 km al giorno. Devo far fruttare questi 725 euro, come se avessi pagato un personal trainer.
Venerdi.
La mia fidanzata non c'è, è a letto, il primo giorno s'è fatta andata e ritorno senza riposarsi, circa 30 km, ora è stanca. Io ho su il wind stopper, il casco e uno zainetto, è giunto il momento di cronometrarsi. In moto, ad andare allegro, ci vogliono circa 7/8 minuti. Parto deciso a non fermarmi se non sparato o investito. In bici la legge sono io. Pedalo come se fossi in ritardo, le discese le faccio a fuoco, passo dove riesco ovvero quasi dappertutto. Arriverò dopo 19 minuti. Troppo troppo presto, posso partire anche dopo, penso. Doccia, cambio e sono come nuovo.
Domani è un altro giro.
Pessima idea.
La napoleona è deserta. La moto non è caldissima e non ho voglia di tirarla, arrivo alla curva in salita a 100, esco alla stessa velocità e piano piano accelero, arrivato in fondo vedo dei mimi con dei dildo luminosi, la municipale. Accosto tranquillo ma confuso. Ho i documenti, la moto è in ordine a parte che non ha le frecce davanti. Noto un treppiedi con una telecamera, è il laser. Fa il gentile il puffo. Fa il simpatico. Intanto che prendono nota dei documenti in loop parte la sequela dei mannaggia al principale sussurrati. Mi ritirerà la patente e mi dirà che devo al comune della città di cacchina 725 euro. Stiamo fermando solo quelli alti mi fa.
Io sono alto 1.70 ma forse per un puffo è tanto.
Mi fa vedere la foto, vedo la Zrx 1200S scura coi fari accesi, la foto è molto bella, e c'è scritto 98km/h in rosso. Posso fare di meglio, ho fatto di meglio, penso, ma non glielo dico. Mi dice che non può relegarmi in casa lasciandomi intendere che se ho voglia posso andare in giro senza patente. Mi dice che la comunicazione arriverà tra 15 giorni a casa, che la patente me la ridaranno tra un mese e che le tolgono 6 punti. Torno a casa dando il gas che avrei voluto dare, senza patente. Pure il giorno dopo sono senza patente, ma vado più piano. Pure il giorno successivo sono senza patente e vado piano, ho paura che mi butti per terra qualche stronzo e poi son numerosi prepuzi umani.
Prendo una decisione. Casa lavoro sono 9 km circa, comprerò una bicicletta e ci andrò così senza patente, senza targa, senza legge alcuna. Mi avete tolto la patente ma mi avete dato la libertà di delinquere. Lunedi vado all'uffico patenti della città di cacchina e scopro che è anche peggio di come potrebbe essere. C'è un computer e mille migliaia di fascicoli sparsi qua e la, tanto che non capisco chi sia l'impiegato e chi il malcapitato fino a che il malcapitato si alza e se ne va. Tutto è disordine privacy inesistente, tutti sentiamo gli articoli che hanno preso gli altri, l'impiegata, coprendo la foto apre un fascicolo di una ragazza e mostra ad un malcapitato come deve essere il certificato da portare. Sembra di essere al mercato. Prima di me c'è un ciccione con gli occhi di fuori, arriva un suo amico che gli dice che "Pi affeffo fuoi", no non è jovanotti, è senza mento. Senza mento non per modo di dire, ha un grosso labbro superiore che copre la bocca e forma una punta centrale, l'osso della mandibola non c'è. Immagino che razza di discorsi potrebbero intavolare i due e non riesco ad immaginare chi possa accompagnare una persona con una simile deformità, come fa una a limonarsi una simile schifezza? Penso che se io fossi nato così sarei cattivo, sarei un delinquente privo di scrupoli e odierei tutti, forse lui è così e la faccia del suo compare non fa presagire certo un tipo di persona per bene, è grosso oltre che grasso, ha degli avambracci grossi come i miei polpacci, chissà se sono amanti, e li mi fermo con la fantasia. Il mio turno è giunto, mostro il verbale di giovedì, l'impiegata con un forte accento campano mi dice che è presto, troppo presto, da loro la patente arriverà più avanti. Mi dice che mi arriverà una comunicazione, mi chiede se voglio un permesso per andare al lavoro, ma si dai lo voglio! Mi dice però che il tempo del permesso verrà aggiunto alla sospensione, ovvero se prendi un ora al giorno per 30 giorni, alla fine ti troverai con altre 30 ore da recuperare. No, io voglio la patente prima possibile, mi pulisco il kulo col permesso. Me ne vado ilare, mercoledì ritirerò la bici.
Mercoledì.
La bici è bella, mai avuto una bici così bella, la la forcella con le molle, i freni a disco e un cambio coi doppi comandi, la bici che avevo prima era un rampichino di 30 anni fa. La sella è stretta e dura, si pedala meglio. La porto a casa pedalando, non è che freni meglio dei freni a cerchio, si dovrà rodare, penso.
Giovedi.
Sveglia alle 07.30, colazione poca che sto ruttando ancora la lauta cena della sera (dato che sapevo che avrei bruciato tutto nei giorni successivi ho mangiato come se fosse l'ultimo giorno di vita). La mia fedele compagna è arrivata in bici anche lei e mi aspetta di fronte a casa, viaggeremo assieme. Io ho su dei pantaloncini da ciclista che avevo ai tempi dello spinning e una maglietta traspirante a maniche corte non ho pensato che è ottobre e ci sono 10 gradi. Mi scalderò pedalando, penso. Penso male. Le salite ok ma le discese devo frenare che se no congelo. Per sicurezza stiamo sul marciapiede, una fiesta esce da un cortile, inchiodo sgommando, mi fermo a un centimetro, passo oltre. La prontezza dei freni della bici, che bello! Svincoliamo tutto il traffico, facciamo la napoleona sul marciapiede che è una buca unica a circa 30km/h. Arriviamo in negozio dopo 27 minuti, troppo presto. Poco meno di 8 km. I primi giorni li farò con una andata e un ritorno, i successivi ho in mente di fare anche la pausa pranzo, quindi 32 km al giorno. Devo far fruttare questi 725 euro, come se avessi pagato un personal trainer.
Venerdi.
La mia fidanzata non c'è, è a letto, il primo giorno s'è fatta andata e ritorno senza riposarsi, circa 30 km, ora è stanca. Io ho su il wind stopper, il casco e uno zainetto, è giunto il momento di cronometrarsi. In moto, ad andare allegro, ci vogliono circa 7/8 minuti. Parto deciso a non fermarmi se non sparato o investito. In bici la legge sono io. Pedalo come se fossi in ritardo, le discese le faccio a fuoco, passo dove riesco ovvero quasi dappertutto. Arriverò dopo 19 minuti. Troppo troppo presto, posso partire anche dopo, penso. Doccia, cambio e sono come nuovo.
Domani è un altro giro.