1- La moto deve essere stata radiata ma non deve mai aver lasciato il suolo italiano.
Se la moto ha lasciato il suolo italiano deve prima essere immatricolata nello stato al quale risulta stata esportata e poi con i documenti esteri va reimmatricolata in Italia.
2- Bisogna avere il libretto originale della moto ed il Cdp originale
Giri da fare:
1- Si va alla motorizzazione con i documenti della moto originali, la carta di identità ed una sua ed una fotocopia, in motorizzazione vi danno 3 bollettini per un totale di circa 60€ da pagare in posta ed un modulo da compilare. Pagate i bollettini e tornate in motorizzazione con le ricevute ed il modulo compilato. La motorizzazione a questo punto vi rilascia seduta stante la nuova targa ed un “libretto provvisorio” con il quale potete già assicurare e mettere in strada la vostra moto. Dopo una settimana dovete andare di nuovo in motorizzazione a ritirare il libretto definitivo.
2- Bisogna andare al PRA con fotocopia della vostra carta di identità, di quella di un prestanome, e del nuovo libretto, più tutti i documenti in originale e una marca da bollo da 14.62€. Deve venire con voi anche il prestanome. Al PRA vi danno il solito modulo da compilare, fanno firmare al prestanome un foglio dove dichiara di essere proprietario del pezzo di ferro che vi sta cedendo, vi chiedono 50,16€ e vi rilasciano il nuovo Cdp.
Tutto qua, è più complicato a dirlo che a farlo

Una moto radiata è considerata dallo stato come un rifiuto tossico, quindi il detentore ne è il proprietario, e il vecchio Cdp non ha più valore.