Sull'affidabilità credo che ultimamente le cose si siano livellate parecchio, anche se ritengo che ci sia ancora una certa leadership giapponese; sul fazerforum c'è un tipo con il vecchio fazer 600 venduto ad un amico a 170'000 km, con manutenzione ordinaria fatta da sè quindi niente cinghie da cambiare ogni 2 anni... e la moto continua ad andare...nikovic ha scritto:Ma sta di fatto una cosa:
Sbaglia chi dice che le europee sono meno affidabili, o meglio hanno qualche difetto in piu' rispetto alla nipponiche Forse si, ma non ne son sicuro.
I tanto disfrattati monster alla fine sono affidabilissimi, e c'e' gente che ci ha fatto anche 100.000 km in 10 anni di vita, solo con manutenzione ordinaria.
Non lo so' e' che ultimamente le Nipponiche mi sembrano molto pasticciate, plasticose, mi danno la sensazione di moto economiche, che costano poco e ti danno quello che paghi
Sul discorso difettosità, è più facile che una jap abbia difetti più limitati; una honda con il numero di difetti del vecchio multistrada non sarebbe mai e poi mai uscita sul mercato.
Per il discorso delle plastiche, credo ci sia mancanza di stile di base, ed in genere poco valore associato alla riconoscibilità del marchio: qualcuno di voi sarebbe in grado di discernere la gsr750 dalla fz8, se non ci fosse il marchio sul serbatoio? In europa esiste una simile indecisione?
L'unico marchio giapponese che ha una sua linea generale riconoscibile, soprattutto negli ultimi anni, è la kawasaki; lì c'è una sorta di family feeling che accomuna tutte le moto, con tentativi andati a buon fine (la zx10r del 2008) o meno (quella attuale, bruttarella).
Poi quando la honda stessa sforna moto tramite mutazione tipo frankenstein di roba che ha già (vfr 800 + becco = crossrunner, hornet + cupolino = cbrf), con l'unica eccezione il discutibile vfr 1200, capisci quanto timidi siano nel nostro mercato adesso (in quelli emergenti non lo so, ma non ci interessano).
E senza stile, senza una guida, senza una direzione, questa timidezza, questa mancanza di investimenti la ritrovi nella plastica, è di facile utilizzo, permette di dare una forma in modo economico, anche se poi la realizzazione globale è discutibile (vedi paratia laterale della gladius).