Un motogiro Infernale

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69libero
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Un motogiro Infernale

Messaggio da 69libero » mar lug 03, 2018 6:19 pm

L'idea di andare a Livigno è nata perchè volevo comprare della grappa da portare in Austria. L'avessi comprata in Italia avrei speso meno, forse. Google map, per andare a Livigno mi farebbe fare una strada noiosa, io lo aiuto a renderla un po' più interessante. Nella mia testa l'itinerario cambia un po' di volte, alla fine quello definitivo sarà:
Como-Lecco-Val taleggio-Zambla alta-Presolana-Vivione-Edolo-Passo Gavia-Santa Caterina Valfurva-Bormio-Passo del Foscagno-Livigno-Forcola di Livigno-Poschiavo-Tirano-Lecco-Como.
Google dice che sono 502 km in 12 ore e 50 minuti, ma sbaglia, la Zrxrr dice che sono 515km e per farli ci sono volute 9 ore e 47 minuti con 1 ora di pausa e credo 6 pisciate.
Sono indeciso se andare con la R o la S. La R è illegale in Svizzera e io devo passarci per non allungare troppo la strada. Penso che con la R non mi hanno mai fermato e allora decido che sarà Lei a guidarmi, ha il pieno, la catena è appena stata tirata e ingrassata, i liquidi sono ok e ho rimontato anche il clacson.
Parto alle 9.30 da casa e vado a Como per fare la ricarica al telefono e prendere la gopro che l'ho dimenticata in negozio. Scopro che la gopro è scarica ma ho portato il POWERcoso e la ricarico strada facendo. Parto da Como alle 10.20am, in poco tempo arrivo a Lecco e attacco la salita per andare a Ballabio, incontro un vegliardo con dei baffi sventolanti su una custom arrugginita con una chiave inglese saldata sullo schienale. Il vegliardo non vuol farmi passare, convinto di avere un bolide e di saperlo usare, aspetto 4 curvette, do gas e lo passo, lui tenta un inseguimento impossibile. Oggi sono in guerra con tutti, non ho il navigatore, non ho una cartina, seguirò i cartelli e la mia memoria.
Tutta la mia attenzione sarà incentrata sulla guida e sul piacere che ne trarrò.
Ho con me lo stretto necessario per la sopravvivenza: il telefono, la patente, i soldi, un coltello ragguardevole, una bottiglia d'acqua, 2 banane e una maglietta di ricambio; il tutto contenuto in uno zaino da trekking mezzo sminchiato. Arrivo a Ballabio e attacco la val taleggio, trovo una tipa sulla 40ina che fa stretching in mezzo alla strada che non si sposta minimamente e mi sorride, la schivo e proseguo. Arrivo al punto bello della val taleggio accendo la gopro e corro un po'. A San Giovanni Bianco giro a destra e cerco i cartelli che dicono "Zambla", li troverò un bel po' più giù.
Arrivo alla Zambla, fa schifo come me la ricordavo. La finisco e arrivo alla Presolana, la brucio, arrivo a Schilpario alle 13.00. Mangio le 2 banane, mi rilasso, fotografo la mia Zrx. Sono tanti anni che non facevo un giro in solitaria per correre, non è il giro che fai per andare a trovare qualcuno è il giro che fai per scappare da tutto. Il giro in solitaria per correre è una corsa che potrebbe finire in tanti modi, nell'autunno del 2005 un giro così è finito contro un portellone di un Ulisse guidato da uno che si chiamava Ettore. (il caso, a volte).
Oggi non è autunno, non è il 2005 e la mia Zrx è preparata per correre forte, a parte il pollice rotto e l'altro polso dolorante sono in buona forma fisica e la stanchezza arriverà più tardi, non certo su una strada di montagna.
Chiamo la mia fidanzata.
Ore 13.30: attacco il Vivione. Passo in mezzo a dei pastori che stanno curando un gregge di mucche e mi guardano male, incrocio uno che scende in moto e lo spavento. Il rombo della Zrx con le rocce a fianco è spaventoso, mi carica e mi rende pronto all'esercizio dell'amata ultraviolenza. Faccio più baccano che posso, arrivo in cima dove dei motociclisti si stanno facendo la foto, saluto e do gas subito. Comincio la discesa a tutto gas ma vengo fermato dalla nebbia. Piano piano si dissipa ma l'asfalto muschioso è bagnato, entro nel mood "andatura sciolta/veloce senza rischi". Finito il Vivione mi fermo ad Edolo per fare 10 euro di benzina, visto che mi sarei dovuto sparare il Gavia e il Foscagno. Comincio la strada veloce che porta all'inizio del Gavia senza fretta, arrivato a Pezzo piscio e comincio a correre su. Solo la nebbia mi ferma di nuovo, mentre sorpasso un ciclista dopo l'altro in una corsa atletica che mi fa saltare da una curva all'altra.
Nella galleria c'è il buio della morte, il mio faro non riesce a solcare l'oscurità e vado a passo d'uomo finché non finisce il tunnel. Finito il buio continua la nebbia che finisce solo in cima, neve poca, non mi fermo, devo arrivare a Livigno. Corro la discesa finché non comincia a piovere, rallento un po', incontro degli inglesi, li rincorro e li supero tutti, nessuno raccoglie il mio invito a correre.
A Santa Caterina penso che dovrei fermarmi a pranzare. Cambio idea e corro fino ad Isolaccia dove conosco un posto con della bresaola incredibilmente buonissima.
Arrivo.
Il tipo della macelleria è fuori, seduto con una vecchia, mi fermo davanti a loro, tutto intutato. Gli chiedo se è aperto (sono le 15.30) mi dice che apre per me e per Maria, la sua amica con cui stava chiacchierando e mi dice di ringraziare Maria perchè se non ci fosse stata lei non avrebbe aperto. Ringrazio Maria e mi faccio dare 4 etti di bresaola, 2 panini e un tocco di formaggio duro.
Mentre passano gli inglesi che ho sverniciato, esco, prendo il coltello e fabbrico il panino con 2 etti di bresaola, lo mangio, mangio il formaggio; il tipo mi regala del pane di segale mentre Maria farnetica contro gli immigrati, vecchia laida razzista di cacchina, ringrazia te adesso che non sono un pazzo omicida che ti aprirebbe la gola con li coltellaccio che ho in mano. Saluto e riparto per attaccare il Foscagno, ribrucio tutti sti isolani e arrivo a Trepalle. Compro la grappa e riparto, benza, sosta caffè al rifugio Tridentina dove mi si fanno battute sulla mungitura.
Adesso devo andare piano, sono in Svizzera, diocane.
Gratto un pochino solo in una curva e mi becco le guardie di confine subito dopo...sono occupate ma mi guardano male. Arrivo a Poschiavo e un cbr600 si palesa, faccio 3 curve e lo semino, penso che magari ha paura di correre in svizzera e lo aspetto fuori dalla dogana, mi si avvicina, 3 curve e lo semino, bafangulo, mi hai deluso 2 volte.
Sono a Tirano, non ricordo che ore fossero, fa tanto caldo, ci sono i tir e io devo correre. Faccio lunghi pezzi di quella strada di cacchina dritta in contromano.
Arrivo a Morbegno alle 18. Ho male al collo, sete e non ne posso più. Parcheggio su di un marciapiede e aspetto di riprendermi. Osservo la fauna locale e il traffico, svaccato su una panchina con la tuta aperta e le gambe tese, mi crederanno un crucco, lo so. Scopro che per tutto il tempo sulla panchina la gopro è rimasta accesa, nel video si vede anche una mosca che si posa sull'obbiettivo e si sfrega le zampette.
Alle 18.52 finisco l'acqua sistemo meglio lo zaino che mi stava facendo impazzire e parto belligerante. Prendo la superstrada e cerco la velocità massima ma lo zaino frena la moto e più di 240 non riesco a fare. Lo zaino, poverino, s'è tutto sminchiato di nuovo ma ha tenuto.
La strada diventa una lunga scia di luci e io ci surfo dentro a 110,140,180,220 poi rallento, poi accelero, è tutto così. A Lecco ormai vedevo doppio, il casco mi si schiacciava e mi spostava gli occhiali. Da Lecco a Como è stato un attimo, niente poteva arrestare la corsa mia e della mia potente motocicletta. Non esistono pensieri, esiste solo l'orizzonte da raggiungere percorrendo la strada a tutta velocità.
Sono a casa alle 19.47.
Morbegno-casa?
Mah, google dice 1 ora e 30 ma mi sa che si è sbagliato anche stavolta.

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Re: Un motogiro Infernale

Messaggio da sniper765 » mar lug 03, 2018 7:49 pm

Quindi direi che stavolta il giro per correre è andato benone, ti sei stancato ma ti sei sopratutto divertito. Bene così.
Magari, la prossima volta, fattelo più breve ma goditelo di più.
:up:

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Re: Un motogiro Infernale

Messaggio da 69libero » mer lug 04, 2018 3:36 pm

Me lo sono goduto, eccome, più breve mi avrebbe lasciato a metà.
Ecco un video esplicativo...
https://www.youtube.com/watch?v=ySk696d ... e=youtu.be" onclick="window.open(this.href);return false;

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Re: Un motogiro Infernale

Messaggio da sniper765 » mer lug 04, 2018 4:05 pm

Buahahahaha si, molto esplicativo il video [FACE WITH TEARS OF JOY]

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Re: Un motogiro Infernale

Messaggio da Motosolista » gio lug 12, 2018 2:18 pm

Bella descrizione, me la sono letta tutta di un fiato...sempre con la paura che incontrassi le fdo elvetiche! :D

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