Le guide di SV-Italia - La Target Fixation

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Tequi
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Le guide di SV-Italia - La Target Fixation

Messaggio da Tequi » ven mar 04, 2011 11:48 am

By MaxEGB

Quando vado in moto , le vibrazioni del bicilindrico fanno sì che i due neuroni che galleggiano nella brodaglia viscosa che tengo al posto del cervello si incontrino più spesso, e così ogni tanto mi viene una idea.
oggi sono uscito a fare un giretto e mentre ragionavo su controsterzo e punti di fuga me ne è venuta una...i due neuroni dopo aver colliso si sono allontanati di colpo come due uomini che hanno scoperto che si stavano baciando fra loro invece di baciare le loro fidanzate al riaccendersi della luce nel teatro...quanto è difficile pensare, marò.... Ma sto divagando, torniamo a bomba.


LA MOTO VA DOVE GUARDI


Il che è una figata imperiale fino a che non cominciamo a tenere conto anche degli svantaggi legati a questo.
Guardate questi video :




Non c'è un motivo al mondo perchè questi due motociclisti siano finiti a sbattere proprio dove sono finiti, vero? in particolare il primo, come fa a prendere l'unico spigolo?
Ed il secondo? non mi dite che non aveva spazio per la curva o che è arrivato troppo forte, dai!

SI chiama target fixation. é un termine mutuato dai piloti di bombardieri, i quali durante i bombardamenti a tappeto erano talmente intenti a fare attenzione al bersaglio che "dimenticavano" di pilotare l'aeroplano.
Lo stesso fenomeno si presenta nel caso sia necessario evitare la collisione con un ostacolo : lo sguardo e l'attenzione si fissano su di esso in maniera così forte che ci finiamo contro.
E d'altronde è difficile farci qualcosa: il nostro cervello si è evoluto per fare attenzione ai leoni nella savana ed agli orsi nei boschi, mica ai guard rails a 200 all'ora seduti su una moto. Abbiamo imparato a tenere d'occhio il pericolo di un predatore o il movimento di una preda, non il punto di fuga di una curva.

La cosa ha spesso risultati potenzialmente tragici, come questo :



Anche qui, se ragioniamo tenendo conto di questo fenomeno è chiarissimo quello che succede : il motociclista con la telecamera fissa l'attenzione sul pilota che cade ( ovvio, lo faremmo tutti), ma questo causa una problema : il cameraman devia dalla sua giusta traiettoria ( fosse andato dritto vicino al cordolo non avrebbe avuto alcun problema) e sembra quasi che rincorra il pilota caduto. A questo punto il cervello nota che la situazione di pericolo cresce e ci si fissa ancora di più,ed ancora, ed ancora...il pilota caduto è sempre più vicino ed il cervello del pilota che segue amplifica la sua presenza nella consapevolezza fino ad annullare il resto dell'ambiente circostante.
Scommetto che ha pensato "ohshitohshitohshitohshitohshit"...fino che che il cervello non ha cominciato a fischiargli come una cassa acustica con davanti un microfono, catturato dalla progressiva amplificazione del pericolo.

La morale: Cercate di evitare la target fixation, perchè è pericolosa.


Sui rettilinei guardate l'orizzonte e provate a scoprire quanto è facile fare lo slalom da un lato all'altro della carreggiata semplicemente fissando l'attenzione sui paracarri a destra o sinistra, senza consciamente muovere altro.

Nelle curve, non appena potete permettervelo, guardate l'uscita, anche e soprattutto se questo vuol dire spostare la testa. Non fermate gli occhi davanti a voi.

Guardate dove vorreste essere, non quello che vorreste evitare.
Nel caso notiate un ostacolo lungo il percorso ( una buca, un oggetto sulla carreggiata...) fate in modo che il vostro cervello lo registri, ma non ci fissate l'attenzione su. Acquisite l'oggetto, calcolate la traiettoria per evitarlo e guardate QUELLA, non il potenziale pericolo. Quello è il modo migliore per promuoverlo a pericolo reale.


Come sempre, l'allenamento andando piano vi renderà automatico farlo andando forte, e la confidenza andando forte servirà nelle emergenze, dove non si ha tempo di pensare " guarda di là....."
"Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo."

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